Guido Rossa, morte di un sindacalista


G. Ferrara, M. GhiniSi torna a parlare dell’uomo che sfidò le BR. Guido Rossa, il sindacalista della Cgil, operaio all’Italsider di Genova, assassinato da un commando terrorista il 24 gennaio del ’79 perché tre mesi prima aveva denunciato un compagno di lavoro, “postino” delle BR, sorpreso a piazzare dei volantini in fabbrica.

Riccardo Dura (nome di battaglia Roberto) doveva solo sparare alle gambe, almeno così dicevano le risoluzioni ufficiali della colonna genovese, ma tornò indietro e colpì al petto. Quel gesto segnò una frattura insanabile con la classe operaia, che qualche volta in quegli anni di piombo giustificava gli attentati parlando dei terroristi come di “compagni che sbagliano”. “Guido Rossa, nella confusione politica della sinistra di allora, era passato per una spia… ma fu il primo operaio ammazzato dai brigatisti e scosse le coscienze”, spiega Massimo Ghini, convinto della necessità di questo progetto autoprodotto con l’apporto del cast e dei tecnici che sarà sul set da metà maggio. All’attore romano, che abbiamo appena visto nei panni del Meucci televisivo, tocca il ruolo eroico di un uomo con la passione per l’alpinismo e la fotografia, che una volta disse a un amico: “il vero coraggio non è essere qui in cima a una montagna, ma stare laggiù a combattere giorno per giorno la battaglia del lavoro, della democrazia, del rispetto”.

G. Tognazzi, E. GianniniIl nome di Ghini, celebre anche per il suo forte impegno politico, è balenato subito a Giuseppe Ferrara nel concepire, in collaborazione con Heidrun Schleef e Daniele Aliprandi, Guido che sfidò le brigate rosse, ennesimo capitolo di una sua storia d’Italia fatta di pagine atroci, dai delitti di mafia al crac del Banco Ambrosiano. Ma nel cast figurano anche Gianmarco Tognazzi (Riccardo Dura), Elvira Giannini (la brigatista Fulvia Miglietta), Mattia Sbragia (che era già stato Moretti nel film di Ferrara sul caso Moro), Mirka Viola (la moglie di Guido).

La Cgil darà sostegno logistico all’impresa inserendo il film tra le attività culturali e storiche per il centenario della Confederazione. “La vicenda di Guido Rossa – ha affermato Casadio per la Cgil – segnò la sconfitta del terrorismo: è fondamentale riproporre quella vicenda, in cui il sindacato fu anche accusato di aver lasciato solo Guido Rossa”.

Ma i film sull’omicidio saranno addirittura due, anche Mimmo Calopresti ha annunciato di essere al lavoro. Evita polemiche Giuseppe Ferrara, pur ribadendo di essere arrivato per primo. E sottolinea che intende rendere anche lo spessore umano del protagonista, che sta delineando attraverso le testimonianze della figlia Sabina e della vedova. “Su Aldo Moro sono stati fatti tre film, su Guido Rossa, a ventisei anni dalla morte, ancora nessuno. Ben venga dunque tanto interesse”.

autore
04 Aprile 2005

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