Grande attesa, diversi fischi, ecco “Love 3D” di Noè: sesso, lacrime e sangue

Tremila persone sono rimaste fuori dalla proiezione di mezzanotte di ieri, quelle della première del "film-scandalo" di Gaspar Noé


CANNES – Tremila persone sono rimaste fuori dalla proiezione di mezzanotte di ieri, “allietate” dalla canzone “Love to love you baby” di Donna Summer passata in loop sul red carpet. Tremila persone che si sono perse l’attesa première del “film-scandalo” di Gaspar Noé intitolato Love 3D e annunciato da immagini estremamente esplicite, oltre che dalla fama di provocatore del cineasta argentino trapiantato in Francia che fece scalpore con la scena di Monica Bellucci stuprata in un sottopassaggio in Irréversible.

Il primato di “primo film porno in 3D presentato a Cannes” è indubbio, così come lo sono i fischi che hanno commentato la proiezione di questa mattina. Fatto sta che la storia del triangolo erotico-amoroso tra Murphy (Karl Glusman), Electra (Aomi Muyock) e Omi (Klara Kristin) è una successione di amplessi a favore di macchina da presa. Già dalla prima scena – preceduta da un cartello con le avvertenze per il pubblico sulla visione in 3D – i genitali sono protagonisti dell’inquadratura, per poi accompagnare tutto il film. La voce narrante Murphy, filmaker con l’ambizione di fare “un film di sangue, sperma e lacrime”, racconta della sua soffocante vita attuale con la bionda Omi (“vivere con una donna è come dividere il letto con la Cia”, chiarisce subito lui) e loro figlio Gaspar (solo una delle tante citazioni del nome del regista sparse nel film), e della rimpianta relazione a tutto sesso con Electra. Un tripudio di flashback e visioni che includono masturbazioni, fellatio, incursioni in locali per scambisti, esperienze con i trans, una lunghissima scena di sesso a tre e persino un primissimo piano del membro maschile che eiacula verso il pubblico (in 3D, appunto). Il tutto intervallato da dialoghi melodrammatici sulla fiducia e il tradimento, e da dichiarazioni di amore eterno e gravidanze vagheggiate oppure subìte.

“Essere a Cannes è molto divertente. Ho lavorato 20 ore al giorno per finire in tempo ed essere qui. Avevamo venduto il progetto come un mélo porno e pensavo che andasse via come il pane, in realtà forse quando si parla di porno la gente si spaventa – ha detto il regista in conferenza stampa – Il mio film parla invece dell’essere innamorati, il che include il sesso, a volte molto. In fondo le persone non pensano altro che al sesso; c’è chi ha un’inclinazione per la droga, chi per il cinema, chi per la musica, ma tutti hanno in comune la passione per il sesso”. Il cineasta afferma di non vedere “la minima trasgressione nel film. Ci sono passati Pasolini e Buñuel, io arrivo molto tempo dopo con la mia piccola telecamera 3D, e anche la scena dell’eiaculazione in faccia, in realta’, è gioiosa”. Noé non rivela davvero quanto del sesso del film sia vero, ma i tre attori hanno confessato di aver avuto qualche imbarazzo il primo giorno di riprese per la nudità sul set, “poi tutto ci è sembrato normale”.

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21 Maggio 2015

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