Valeria Golino è sul set di Come il vento, il film di Marco Simon Puccioni sulla figura di Armida Miserere, una delle prime donne direttrici di carcere, morta suicida nel 2003, 13 anni dopo l’omicidio del compagno, Umberto Mormile, educatore carcerario, freddato dalla camorra negli anni ’90. “La morte del compagno – spiega Golino in al ‘Corriere della sera’ – non è l’unica motivazione, quel dolore l’ha trafitta, ma c’è anche la solitudine della sua vita, il non aver più trovato un affetto vero, non si può trovare una spiegazione a tutto. Io con Miele ho fatto un film sul suicidio assistito, ho sbattuto la testa su questo tema. E’ in parte la stessa parabola di Falcone, di Ambrosoli… il servitore dello Stato abbandonato. (…) Sapevo di andare incontro a un ruolo doloroso e difficile Mi incuriosiva che questa donna avesse un grande potere in una dimensione puramente e completamente maschile, avendo la responsabilità di carceri maschili, sola tra 700 uomini, guardie e detenuti. Come conformare la propria personalità femminile, come adattarsi, come sopravvivere?”
30 anni fa se ne è andato il più grande attore italiano: cos’è stato e cosa poteva essere
La 32enne, giurata al Monte-Carlo Film Festival, racconta perché ha scelto di fare l'attrice, come vive la popolarità e in che modo si prepara ai ruoli da interpretare, anche scegliendo la playlist dei suoi personaggi
L'affermato attore sarebbe stata la prima scelta di Ridley Scott per interpretare Lucius, ma il regista ha infine scelto Paul Mescal, colpito dalla sua straordinaria interpretazione nella serie Normal People
Il film, avvolto nel mistero, è oggetto di speculazioni: si parla di una storia di vampiri negli anni Trenta o di un action futuristico ispirato a Tuono blu, forse un remake, ma nessuna ipotesi sembra vicina alla realtà