“Non è un film sui separati, ma su quello che mi piace definire ‘equilibrismo economico’: da 20 anni a questa parte ci hanno convinto in tutti i modi che eravamo ricchi, che ci potevamo permettere ogni cosa. E adesso è arrivato il conto”. Dopo il passaggio nel Concorso di Orizzonti a Venezia 69, Ivano De Matteo parla così del suo nuovo film Gli equilibristi, in sala il 14 settembre (in circa 80 copie, distribuzione Medusa). “Ho voluto raccontare questo, l’effetto domino che la crisi economica può causare anche per quello che riguarda gli affetti familiari”.
Interpreti principali de Gli equilibristi sono Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers e Lupo De Matteo.
“Il confine tra benessere e povertà è più sottile di quanto ognuno di noi possa pensare – dice all’AdnKronos ancora De Matteo che ha scritto il film insieme alla compagna Valentina Ferlan – e la separazione è solo uno dei tanti punti di partenza che può portare la gente alla rovina. Può accadere anche per la morte di un congiunto, per una malattia, per la perdita del lavoro”.
E sul recente dibattito post Venezia sull’eventuale provincialismo del cinema italiano, De Matteo – che annuncia l’uscita francese del film prevista il prossimo 16 febbraio – non ha dubbi: “Certe volte siamo noi per primi a distruggere il nostro cinema. Le
nostre storie non sono provinciali, l’ipocrisia, la povertà, i
conflitti familiari sono problematiche universali”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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