Gli 80 anni di un piccolo grande artista: Danny DeVito

Nel vasto "arazzo" di Hollywood, poche figure hanno intrecciato "trame" tanto diverse e durature quanto Danny DeVito


“Sono concentrato su me stesso. Mi adoro.” Questa frase, con la sua disarmante ironia, racchiude lo spirito di Danny DeVito: un uomo capace di prendersi sul serio e allo stesso tempo di riderci su, di riconoscere i propri pregi e difetti e di trasformarli in un marchio di fabbrica. Nel vasto “arazzo” di Hollywood, poche figure hanno intrecciato “trame” tanto diverse e durature quanto Danny DeVito.

Al traguardo del suo 80º compleanno – il 17 novembre – la carriera di DeVito è una testimonianza della sua versatilità e del suo fascino duraturo. Dai suoi primi giorni sul palcoscenico ai ruoli iconici sia sul grande che sul piccolo schermo, DeVito ha costantemente superato le aspettative, portando profondità, umorismo e autenticità a ogni personaggio che interpreta.

Nato a Neptune, nel New Jersey, nel 1944, Daniel Michael DeVito Jr. è figlio di immigrati italiani. Il suo percorso nel mondo della recitazione è iniziato all’American Academy of Dramatic Arts, dove ha affinato le sue capacità e sviluppato una passione per la performance. Questa base ha aperto la strada a una carriera che lo ha visto eccellere non solo come attore, ma anche come regista e produttore.

La svolta di DeVito è arrivata con la sua interpretazione del cinico dispatcher Louie De Palma nella serie televisiva Taxi (1978–1983). La sua performance gli è valsa sia un Golden Globe che un Emmy Award, consolidando il suo status di talento formidabile. Tuttavia, è stata la sua transizione al cinema a mostrare l’intero spettro delle sue abilità. La carriera di Danny DeVito è una lezione magistrale di adattabilità e talento.

Nel corso dei decenni, DeVito ha offerto una miriade di performance memorabili. Il suo ruolo come il Pinguino in Batman – Il ritorno di Tim Burton (1992) rimane una delle interpretazioni più distintive del personaggio, mescolando minaccia con una storia tragica. In Matilda 6 mitica (1996), non solo ha diretto il film, ma ha anche interpretato il padre negligente, Harry Wormwood, portando una miscela unica di umorismo e pathos al ruolo.

Un talent scout da storia del cinema

Oltre alla recitazione, i contributi di DeVito come produttore hanno avuto un impatto straordinario, dimostrando il suo talento anche dietro le quinte. Fondando Jersey Films nel 1991, DeVito ha dato vita a una casa di produzione che si è distinta per una visione innovativa e per la capacità di individuare storie capaci di risuonare profondamente nel pubblico.

Uno dei primi progetti di successo della compagnia, Pulp Fiction (1994), diretto da Quentin Tarantino, non solo ha segnato una svolta epocale nel cinema degli anni ’90, ma ha anche rivoluzionato il modo di raccontare e montare le storie sul grande schermo. Jersey Films ha creduto in Tarantino fin dall’inizio, sostenendo uno stile narrativo audace e contribuendo a catapultare Tarantino e l’intero cast, incluso John Travolta, in una nuova fase delle loro carriere.

Un altro titolo fondamentale per Jersey Films è Erin Brockovich (2000), diretto da Steven Soderbergh. Il film, interpretato da Julia Roberts, ha raccontato la vera storia di una donna comune che sfida un colosso industriale per proteggere la salute pubblica. Questo progetto ha consolidato il ruolo di DeVito come produttore impegnato nella promozione di storie che uniscono un forte impatto sociale a un grande appeal cinematografico.

DeVito ha inoltre dimostrato la sua attenzione ai talenti emergenti e il coraggio di scommettere su progetti non convenzionali. Produzioni come Gattaca (1997), un thriller distopico sul tema della manipolazione genetica, e Man on the Moon (1999), con Jim Carrey nel ruolo del comico Andy Kaufman, rivelano l’ampiezza della sua visione come produttore.

Jersey Films ha rappresentato una piattaforma per storie forti, spesso controcorrente, che riflettono l’approccio artistico di DeVito: innovativo, coraggioso e volto a esplorare le sfumature più complesse della condizione umana.

Con Jersey Films, Danny DeVito ha saputo consolidare la sua reputazione come una delle personalità più versatili e influenti di Hollywood, una forza creativa poliedrica, capace di lasciare un segno indelebile sia sullo schermo che dietro la cinepresa.

Entrando nel suo nono decennio, DeVito non mostra segni di rallentamento. La sua interpretazione di Frank Reynolds nella sitcom infinita, It’s Always Sunny in Philadelphia, lo ha introdotto a una nuova generazione di fan, dimostrando che il suo tempismo comico e il suo carisma sono più affilati che mai.

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17 Novembre 2024

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