E ora qualcosa di completamente diverso. Svestiti dopo 15 anni i panni di James Bond, Daniel Craig in questi giorni ci ha deliziato con lo spot della vodka Belvedere diretto da Taika Waititi: canottiera nera, capelli leccati all’indietro, bicipiti in bella mostra, si esibisce in un balletto irresistibile che lo porta lontanissimo da 007 e propone un’immagine tutta nuova dell’attore britannico. Dal 23 novembre al cinema (per una settimana) e poi dal 23 dicembre su Netflix l’attore sarà invece in completino estivo a righe bianche e blu, per lo più a bordo piscina, con l’aria più spaesata che mai, nei panni di Benoît Blanc, l’investigatore geniale che aveva già indagato in Knives Out, successo di Rian Johnson del 2019. Dopo i colori autunnali del New England, ora con Glass Onion – A Knives Out Mystery Blanc si ritrova su un’isola greca privata, quella del magnate Miles Bron (Edward Norton), che ha invitato a passare un weekend nel lusso della sua residenza – per risolvere un enigma – un gruppo di amici di gioventù: i “disgregatori”. Sono la governatrice del Connecticut Claire (Kathryn Hahn), lo scienziato Lionel (Leslie Odom Jr), la svagata modella Birdie (Kate Hudson) con l’assistente Peg (Jessica Henwick), il corpulento influencer Duke (Dave Bautista) con la fidanzata Whiskey (Madelyn Cline) e Andi (Janelle Monàe), la sua ex socia. In questo murder mystery compaiono poi brevemente, nella loro ultima apparizione sullo schermo, Angela Lansbury e il compositore Stephen Sondheim.
Una galleria di tipi umani che denota subito il desiderio del regista e sceneggiatore di cogliere lo spirito del tempo, più che concentrarsi sulla trama gialla. “Volevamo continuare non portando avanti la storia del primo film, ma lavorando come faceva Agata Christie con i suoi libri: con un mistero, una location e personaggi completamente diversi – dice Rian Johnson alla conferenza stampa globale, cui non partecipa Daniel Craig perché malato – Lei cambiava tutto da un libro all’altro, mescolava i generi e ogni racconto era qualcosa di completamente nuovo”. Edward Norton, il cui eccentrico personaggio – un genio o un idiota? – ha costruito sull’isola un’enorme cupola trasparente a forma di cipolla (da cui il titolo), conferma: “Rian ha fatto quello che amava fare Agata Christie: innervare la trama gialla nello zeitgeist del momento, aggiungendo meccanismi convenzionali ed elementi divertenti. Nel film si possono ritrovare i tempi in cui viviamo e le difficoltà della nostra epoca, ma in forma elegante”. Ne è l’esempio massimo proprio il miliardario che Norton interpreta: “È sorprendente: la lista di coloro che potrebbero essere considerati fonte d’ispirazione per Miles Bron diventa sempre più lunga e include anche persone cui non avremmo mai pensato. È come nella canzone di Carly Simon You’re So Vain, sei così vanesio che pensi che la canzone riguardi te. Ci sono molti miliardari nel campo della tecnologia che magari si vedono riflessi in questo personaggio”, dice.
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