Giovane e bella la 5° edizione di France Odeon

Marine Vacth, attraente protagonista di Jeune et jolie di François Ozon, campeggia sulla locandina della 5° edizione di France Odeon


Ai nastri di partenza l’edizione 2013 di France Odeon, il festival fiorentino di cinema francese che ormai da cinque anni, sotto la direzione di Francesco Ranieri Martinotti, raccoglie l’eredità dell’amatissmo France Cinéma di Aldo Tassone. Anche quest’anno CinecittàNews è media partner della kermesse su cui offrirà copertura per tutta la durata. A partire dalla conferenza stampa di presentazione tenutasi come da tradizione nella sala Sofia Loren dell’Ambasciata francese a Piazza Farnese.

A fare gli onori di casa l’ambasciatore Alain Leroy, che commenta: “La Francia si posiziona al terzo posto nella classifica mondiale della cinematografia, con sette milioni di spettatori e circa l’8%. Credo molto nelle possibilità di co-produzione con l’Italia che, come ha dimostrato il successo di Sacro GRA, danno ottimi risultati”. “Forse il nostro non è il festival più grande del mondo – dichiara il presidente Riccardo Zucconi – ma abbiamo la fortuna di poterlo realizzare in una delle sale più belle del mondo, la Odeon che gli da il nome, e in una delle città più belle del mondo, al momento in piena rinascita nonostante le difficoltà economiche e la crisi”. Anche quest’anno France Odeon si inserisce nel più ampio contesto della ’50 giorni’ che vede più festival unire le forze per rendere il capoluogo toscano una culla di cinema e cultura. Si inizia proprio stasera con il Festival Internazionale di Cinema e Donne, che inaugura con un evento speciale: “Tutte le signore invitate alle proiezioni – spiega ancora Zucconi – sono state invitate a indossare scarpe rosse, in segno di protesta contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Ricordiamo che le scarpe rosse, recentemente rifiutate da papa Francesco, non erano solo un vezzo dei cardinali: significano che la Chiesa cammina grazie al sangue dei martiri, come martiri sono le donne oggetto di una violenza dettata, per di più, da un distorto senso di possesso”. Per seguire questo fil rouge, ogni festival della 50 giorni ha dedicato almeno un film al tema del rispetto delle donne, e nel caso di France Odeon si tratta di Elle s’en va di Emmanuelle Bercot, con un’intrigante Catherine Deneuve in fuga dalla routine quotidiana.

Il programma è ricco e prevede ben 12 proiezioni in 4 giorni (da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre). A parlarne è proprio il direttore Martinotti: “Si inaugura con Jeune et Jolie (Giovane e bella) di François Ozon, presentato a Cannes, che uscirà in sala con BiM poco dopo il festival. Un film piuttosto destabilizzante per i genitori con figli adolescenti, che riesce grazie alla recitazione ferma di Marine Vacth, che avremo il piacere di ospitare e di omaggiare con un riconoscimento offerto dallo sponsor Salvatore Ferragamo, il premio ‘Essenza al talento’. L’attrice è anche la protagonista della locandina di quest’anno. Sarà invece il direttore della Quinzaine des réalisateurs di Cannes, Edouard Waintrop, a presentare Les garcons et Guillaume, à table! di Gillaume Gallienne, tratto da un’opera teatrale dello stesso regista”.

E poi ancora La jalousie di Philippe Garrel, visto a Venezia, con la bellissima Anna Mouglalis, le due parti della trilogia di Daniel Auteil Marius e Fanny, Le passé di Asghar Farhadi, con Bérénice Bejo, che “dimostra – dice Martinotti – come il modello francese sia in grado di inglobare elementi e personaggi del cinema mondiale mantenendo le peculiarità del paese d’origine del regista e inserendolo in un sistema industriale forte”. Henri di Yolande Moreau vede il nostro Pippo Delbono innamorarsi di una ragazza lievemente disabile. “Così – spiega Martinotti – abbiamo pensato di organizzare un dibattito a tema insieme all’Avvocato Giovanna Cau, che da anni si occupa di problematiche relative agli affetti da sindrome di Down, all’Associazione italiana persone Down e a Trisomia 21”.  

Dopo la presenza al festival un paio d’anni fa con Un balcon sur la mer (con Toni servillo) torna la regista Nicole Garcia con il film Un beau dimanche. Altra anteprima di rilevo, gentilmente fornita da 01, il Venere in pelliccia di Roman Polanski, direttamente dalla Croisette. “Domenica 3 – continua Martinotti – in collaborazione con il Festival dei Popoli si avrà una matinée dedicata al documentario di Nicolas Philibert La maison della radio, sul palazzio di Radio France, che potremmo definire una sorta di Sacro GRA d’oltralpe. A commentarlo ci sarà il direttore di Radio Rai Bruno Soccillo insieme a vari giornalisti radiofonici. La chiusura è invece affidata a Grand Central di Rebecca Zlotowski, con Lea Seydoux, in sala in questi giorni con La vita di Adele, che per un soffio non è rientrato nella nostra selezione”.

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24 Ottobre 2013

France Odeon 2013

France Odeon 2013

Rebecca Zlotowski e la Fukushima dei sentimenti

Grand Central di Rebecca Zlotowski chiude France Odeon, con una storia d’amore catastrofica ambientata nel mondo delle centrali nucleari. “Per i miei personaggi l’amore non può avere una dimensione tranquilla. Non ero particolarmente interessata al nucleare – dice la regista – uso il tema come una metafora dei sentimenti. Fukushima è arrivata dopo”. Protagonisti il Tahar Rahim de Il profeta e Lea Seydoux, in sala in questi giorni con La vie d’Adèle

France Odeon 2013

A France Odeon la ‘comédie de la radio’

La maison de la radio di Nicolas Philibert ad aprire la giornata conclusiva di France Odeon, dedicato all’emittente più importante d’Oltralpe, Radio France. Al film è abbinato un dibattito in cui interviene, tra gli altri, il direttore di Radio Rai Bruno Socillo. “Ma non è un film sulla radio – dice l’autore – è un pretesto. Si tratta di un film sulla commedia umana, sulle voci, sui visti, sugli sguardi, sui suoni”. Per una triste coincidenza, la proiezione si lega a un fatto di cronaca nera: l'uccisione in Mali di due giornalisti di Radio France, la cui notizia è arrivata questa notte

France Odeon 2013

Pippo Delbono: amore disabile

E’ Pippo Delbono, interprete dello struggente Henri di Yolande Moreau, il protagonista della terza giornata di France Odeon, festival fiorentino di cinema francese di cui CinecittàNews è Internet Media Partner. Nella pellicola, Delbono si innamora di una ragazza disabile (la straordinariamente espressiva Miss Ming già vista in Mammuth con Dépardieu). "Ma per me - dice l'attore e regista - non è un film sull'handicap. Parla di libertà"

France Odeon 2013

La Francia da Firenze all’Iran

Il secondo giorno di France Odeon apre con Marius, primo capitolo di una trilogia orchestrata dall’attore e regista Daniel Auteuil, di cui vedremo il seguito, Fanny, nel corso della giornata di domenica. Si prosegua con la splendida Catherine Deneuve di Elle s’en va, in fuga dalla routine, e con Le passé dell’iraniano Asghar Farhadi, prodotto in Francia e prova dell’elasticità del suo sistema cinema, in grado di integrare organicamente autori stranieri senza snaturarli


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