Giornate degli autori 2024: l’omaggio a Emidio Greco e Andrea Purgatori

Emidio Greco, cofondatore della sezione autonoma e parallela della Mostra, sarà ricordato a 50 anni dal suo esordio con 'L’invenzione di Morel' del 1974. Una mostra per Andrea Purgatori


Saranno dieci film in concorso, un film di chiusura fuori concorso, cinque eventi speciali e tre cortometraggi (due per il progetto Women’s Tales e uno in omaggio alla vincitrice delle Giornate nel 2022), alla XXI edizione delle Giornate degli Autori, di cui Cinecittà News è media partner. I film saranno proposti in anteprima mondiale in Sala Perla in accordo con la Mostra del Cinema di Venezia.

“Quest’anno l’attenzione è rivolta alla vita di persone che avanzano su un ipotetico filo sottile e fragile che attraversa il tumulto del mondo. L’ostinata tenacia dell’esistenza quotidiana mentre tutto intorno implode. Il coraggio di non rinunciare alla propria vita così come la si vuole condurre.” Sono questi i temi che più di altri attraversano la selezione e che l’immagine di quest’anno restituisce con “forza evocativa”, spiega la direttrice artistica Gaia Furrer.

Taxi Monamour di Ciro De Caro sarà l’unico film italiano, tra i dieci titoli in concorso nella sezione promossa da Anac e 100autori dal 28 agosto al 7 settembre. Le protagoniste di Taxi Monamour sono Anna (Rosa Palasciano) una donna in conflitto con se stessa e la propria famiglia, che affronta la sua malattia in totale solitudine e Cristi (Yeva Sai di Mare fuori) che fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. Il loro incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà. A gareggiare con il film di Ciro De Caro: Alpha di Jan-Willem Van Ewijk, Boomerang di Shahab Fotouhi, Selon Joy di Camille Lugan, To Kill a Mongolian Horse di Jiang Xiaoxuan, Manas di Marianna Brennand, Sugar Island di Johanné Gómez Terrero, The Antique di Rusudan Glurjidze infine Super Happy Forever, terzo lungometraggio di Kohei Igarashi, storia d’amore che non vediamo mai mentre accade, e Sanatorium Under The Sign Of The Hour Glass, nuovo e atteso lavoro dei geniali Fratelli Quay, mix singolare di animazione in stop-motion e live-action ispirato all’omonimo racconto dello scrittore polacco Bruno Schulz.

Durante le Notti Veneziane – la sezione off delle Giornate degli Autori – in Sala Laguna dal 29 agosto al 6 settembre, si alterneranno 9 lungometraggi italiani (6 documentari e 3 film di finzione) in collaborazione con Isola Edipo; un ricordo di Emidio Greco (cofondatore della sezione) a 50 anni dal suo esordio con L’invenzione di Morel del 1974 e un altro dedicato alla Napoli di Gaetano Di Vaio ed Enzo Moscato con Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano. Il film di apertura di Notti Veneziane è Quasi a casa, l’esordio alla regia di Carolina Pavone, un racconto di formazione interpretato da Lou Doillon.

Quest’anno le Giornate degli Autori si sono poste l’obiettivo di “registrare i modi diversi di fare cinema contemporaneo in Italia fornendo un ventaglio poliedrico ed eclettico di quello che accade nel nostro paese in questo momento”, spiega ancora Gaia Furrer. “Era fondamentale dare rilevanza all’eterogeneità, al modo in cui il modello produttivo e anche autoriale italiano si sta sviluppando”, aggiunge Silvia Jop direttrice artistica di Isola Edipo.

Il film della giornata di apertura fuori concorso è Coppia aperta quasi spalancata (nelle sale dal 29 agosto) con I Wonder Pictures) diretto da Federica Di Giacomo, interpretato e prodotto da Chiara Francini, è ispirato all’omonimo testo teatrale di Franca Rame e Dario Fo che Francini ha portato in scena per anni. Un documentario libero che si interroga con ironia e intelligenza su cosa sia la coppia oggi, sulla monogamia e il poliamore e su come e perché si possano o debbano mettere in discussione i modelli di vita imperanti. Nelle Notti Veneziane anche AKHIM, film documentario di Francesca Pirani, prodotto da Luca Criscenti per Land Comunicazioni, in collaborazione con Valeria Adilardi, affronta una storia intima e personale in cui risuonano temi universali: il dramma delle separazioni, la perdita degli affetti, il rapporto genitori figli, la difesa della memoria e dell’identità culturale. 

Un dono speciale arriva poi dall’autrice portoghese Cláudia Varejão, vincitrice delle Giornate degli Autori nel 2022, che porta il cortometraggio Kora, un manifesto contro le guerre e la discriminazione delle donne. Il film di chiusura, fuori concorso, sarà invece l’italiano Basileia di Isabella Torre, storia di uomini a caccia di tesori e di luoghi che li custodiscono con l’aiuto di Ninfe eteree pronte a scatenarsi contro i profanatori. Un film anomalo e di atmosfere, musicato da Andrea De Sica e montato da Jonas Carpignano. Un nuovo spazio tra parole e immagini, intitolato Confronti, è invece dedicato a temi e storie che raccontano la memoria e il futuro del nostro mondo. Infine il saluto di tutta Venezia (insieme alla Mostra e alla SIC) a Massimo Troisi, 30 anni dopo la prima mondiale del suo ultimo capolavoro, Il postino.

“Quest’anno inoltre c’è un record assoluto di donne registe, 16 su 25 film di tutto il programma”, commenta Giorgio Gosetti, delegato Generale di Giornate degli Autori. “A nome di tutti i maschi selezionatori, vorrei dire che tutti i nomi di registe che compaiono quest’anno sono stati scelti perché si tratta di opere bellissime e che meritano lo spazio che si sono conquistate. È meraviglioso che oggi sia questo il panorama della selezione”, conclude Gosetti. Tra le tante donne presenti alla XXI edizione delle Giornate degli autori, anche Patti Smith. “Questo sarà l’anno di Patti Smith con il Soundwalk Collective“, aggiunge Silvia Jop. Per cinque giorni Smith sarà a Venezia in Sala Laguna con una masterclass tra Tarkovskij e Pasolini. Successivamente la porteremo al Volo dell’Edipo – il cinema galleggiante – e in questo complesso si racconterà con una visione poetica e rivoluzionaria che riflette sul tema del cambiamento climatico”.

“In questo momento è fondamentale rafforzare il ruolo delle associazioni promotrici delle Giornate, 100 Autori e ANAC”, spiega il nuovo presidente delle GDA Francesco Ranieri Martinotti. “In collaborazione anche con SIAE stiamo lavorando sul contratto collettivo nazionale e sul tema dell’intelligenza artificiale. Sono importanti tutte le tematiche che riguardano il ruolo dell’autore all’interno del processo della creatività e della filiera del cinema. Tutto in continuità con quello che aveva iniziato a fare Andrea Purgatori“.

Salvatore Nastasi (da poco nominato presidente della Fondazione Cinema per Roma) interviene in veste di presidente della Siae nel primo anniversario della scomparsa del giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori, che è stato presidente delle Giornate (dove verrà ricordato con una mostra fotografica) e con il premio Siae (che dal 2023 è intitolato a lui). “Nella mia lunga carriera ministeriale, ad Andrea Purgatori spetta il merito di avermi aperto gli occhi nel corso degli anni su una serie di vicende, come l’importanza della creatività e del ruolo degli autori. Più loro sono forti e sostenuti più potremo affrontare soprattutto le sfide di oggi e il futuro che ci aspetta, tra intelligenza artificiale, globalizzazione, piattaforme. Il ruolo della creatività deve essere più sempre più importante, sennò siamo spacciati. Con Anac e 100autori abbiamo agito su due filoni: uno è il sostegno economico agli autori anche per attività di incontro e formazione che durino tutto l’anno, l’altro è stare al vostro fianco nel rapporto con i produttori, prendersi la responsabilità di scegliere. Non contro i produttori ma a favore degli autori. Perché migliori sono le condizioni di questo lavoro, meglio viene retribuita la creatività, più sarete forti voi e potremo affrontare le incognite del futuro”, conclude Nastasi.

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19 Luglio 2024

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