Giornate degli autori

Non più solo Europa, ma 15 paesi per le Giornate degli autori, la sezione autonoma di Venezia che nasce dall’impegno di Anac e Api e torna per il secondo anno con energie moltiplicate. Francia, Usa, Canada, Argentina, Spagna, Belgio, Iran, Norvegia, Georgia, Palestina, Danimarca, Serbia, Cina, Pakistan, Taiwan e naturalmente Italia. La Passione di Giosuè l’ebreo di Pasquale Scimeca, distribuito dall’Istituto Luce, figura nella selezione ufficiale accanto a Before it had a name di Giada Colagrande, una detective story scritta e interpretata insieme a Willem Dafoe e a tutti gli effetti dal doppio passaporto. Gli altri film sono 13 Tzameti di Géla Babluani (Francia-Georgia), Man push Cat di Ramin Bahrani (Iran-Usa), Allegro di Christoffer Boe (Danimarca), Attente di Rashid Masharawi (Palestina-Francia), El viento di Eduardo Mignogna (Argentina-Spagna), Falling in love di Ming Tai-wang (Taiwan), Parabola di Karim Ouelhaj (Belgio), Naboer di Pal Sleutane (Norvegia), C.R.A.Z.Y. di Jean-Marc Vallée (Canada), Love di Vladan Nikolic (Serbia-Usa) e Le petit Lieutenant di Xavier Beauvois (Francia).

Craj Domani di Davide Marengo, prodotto da Gianluca Arcopinto, film-concerto ispirato allo spettacolo di Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti, che va alle radici della musica tradizionale salentina, la pizzica e la taranta, sarà l’evento speciale di chiusura. Due gli omaggi alla storia del nostro cinema, che Emidio Greco considera alla vigilia di una svolta dopo una fase di depressione. A Elio Petri, in collaborazione con la Mostra, con la proiezione del documentario di Federico Bacci, Stefano Leone e Nicola Guarnieri dedicato al cineasta “operaio”; ad Alberto Lattuada, in complicità con la Settimana della critica, con la riproposizione della sua opera prima, datata 1943, Giacomo l’idealista.

Tema dell’anno, secondo il delegato generale Giorgio Gosetti, sarà il dialogo tra le culture, a livello mondiale ed europeo, un auspicio anche politico, evidentemente. Il 4 settembre la villetta degli autori ospiterà un incontro voluto dalla Federazione degli autori, la Fera, sul futuro della direttiva televisioni senza frontiere e le altre prospettive del cinema continentale.

Pur non competitiva, la sezione assegna due riconoscimenti: il Label Europa Cinémas e il Netpac Award riservato al cinema asiatico, mentre le opere prime concorrono al Premio Luigi De Laurentiis come del resto tutti gli esordi nell’ambito della Mostra.