Gianni Amelio è il regista che più di altri si è dedicato al rapporto padre-figli, mettendo in luce ritratti d’infanzia e adolescenza memorabili, perciò Alice nella città e il Torino Film Festival hanno immaginato un omaggio che metta al centro il restauro di due film-chiave per capire la sua opera, perché esprimono con chiarezza assoluta il suo credo di autore e costituiscono una sorta di “prefazione” alla sua attività futura, dove già si mostra tutta l’attenzione per il mondo minorile.
Alice nella città ospiterà la proiezione della versione restaurata de La fine del gioco del 1970, conservato nell’archivio di Rai Teche insieme a molti altri capolavori del passato realizzati dai grandi maestri del cinema per la Rai, mentre il 37° Torino Film Festival proietterà la versione restaurata de Il ladro di bambini (1992). Dichiarano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori artistici di Alice nella città “La fine del gioco è un film quasi profetico, perché anticipa Il ladro di bambini per il tema del viaggio e della prova fra adulto e adolescente e che disvela tutto il suo carattere di riflessione meta-cinematografica, in cui Amelio con un approccio finto-documentaristico si interroga sul metodo, sulle responsabilità e soprattutto sulla possibilità di fare televisione verità.”
Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, dichiara: ”Il ladro di bambini è un raro road movie italiano, da nord a sud tra disastri e speranze, attraverso gli occhi di tre ‘ragazzi’ di età diverse, a volte occhi ancora ‘vergini’, a volte occhi penosamente consapevoli. È del 1992, anno di tangentopoli: è un film libero, in cui si respira aria”.
La proiezione de La fine del gioco è prevista il 25 ottobre alle 19.30 e sarà anticipata da un incontro con il regista moderato da Emiliano Morreale. Nel film un giornalista televisivo interpretato da Ugo Gregoretti conduce un’inchiesta sulle condizioni dei giovani ospiti di una casa di correzione del sud Italia. Dopo aver raccolto panoramiche dei luoghi dell’istituto, sceglie uno dei ragazzi del centro, Leonardo di 12 anni, per fare un’intervista: “Tu sei Leonardo, ma sei anche tutti i tuoi compagni”. L’intervistatore e il ragazzino si incontreranno di nuovo sul treno diretto verso il paese materno di Leonardo al fine di ultimare le riprese. E in questo incontro il dodicenne calabrese, lontano dalla telecamera, dice le cose che in televisione non si possono dire.
La proiezione de La fine del gioco sarà anticipata dal cortometraggio Non è finita la pace, cioè la guerra (Peace, meaning War, isn’t over, Italia 1996) in collaborazione con UNICEF Italia e Rai Ragazzi. Il corto è uno dei cinque contributi legati al progetto “Oltre l’infanzia – Cinque registi per l’UNICEF”.
Parola al premio Oscar Ron Howard, regista di Pavarotti, documentario biografico in Selezione Ufficiale alla Festa di Roma 2019, stasera in prima serata su Rai Uno: materiale familiare inedito, interviste originali, tra cui a Nicoletta Mantovani, alle tre figlie e alla prima moglie, e a Bono Vox, un racconto franco e celebrativo, intimo e pubblico
Bilancio positivo per il festival dedicato ai ragazzi, che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie, 6000 biglietti in più rispetto al 2018. "Nel tempo siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica". Così dichiarano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli
Il premio è stato consegnato ai due registi belgi durante la 17ma edizione di Alice nella Città da Angela Prudenzi, Francesca Rettondini e Cristina Scognamillo
CECCHI GORI - Una Famiglia Italiana: dopo la mostra fotografica, la Festa ospita il documentario, per la regia a quattro mani di Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re, che ha curato la realizzazione dell’intero progetto dedicato alla dinastia che ha fatto grande parte del cinema italiano