Genitori e figli, sul cavalcavia


Sopra e sotto il ponteÈ un attacco all’estremismo dei moderati, a quella classe borghese che teorizza il “centro” come il luogo da cui ci si muove meglio per avere tutto e il contrario di tutto, ma anche un’amara riflessione sul mutismo che divide inesorabilmente gli adolescenti dai padri e una radiografia di eterne istanze giovanili: l’esistenzialismo, la ribellione, la voglia di avere tutto e subito.

Sopra e sotto il ponte, opera prima del drammaturgo Alberto Bassetti, in uscita il 28 aprile in appena sette copie contro le 700 di M:I-3 che arriveranno a breve nelle sale, nasce dall’omonimo testo teatrale vincitore nel ’95 del Premio intitolato a Pippo Fava, il giornalista e scrittore siciliano assassinato dalla mafia. Parte da una sorta di premonizione sociale, perché immagina i giovanissimi protagonisti pronti a lanciare un masso sulla superstrada in una disastrata periferia urbana ben prima dei drammatici fatti di Tortona che datano al ’97, prima cioè che i sassi dal cavalcavia divenissero un macabro o annoiato rituale di gruppo. Ma di acqua sotto i ponti, è il caso di dirlo, molta ne è passata e non si può certo parlare di instant-movie. Il testo di Bassetti, infatti, è diventato una sceneggiatura sostenuta dall’articolo 8, quindi è finito impastoiato nei ritardi che hanno accompagnato il passaggio alla nuova legge cinema. “Solo ora riusciamo a farlo vedere al pubblico, grazie al Luce, e questo è davvero un miracolo”, racconta Isabel Russinova, produttrice con il marchio Ars Millennia, oltre che interprete nel ruolo sofferto di una madre sottoproletaria che si arrabbatta per mantenere i due figli da sola, anche accettando di fare qualche marchetta. “Comunque – prosegue Isabel – il film ha appassionato il pubblico di vari festival, da Montreal a Villerupt, da Annecy fino al Baff, che gli ha assegnato quattro premi, tra cui due agli esordienti”. Bassetti, che cita Pasolini, Boris Vian, Hermann Hesse e Guediguian, ha puntato infatti, sui volti acerbi di sua figlia Clio Bassetti e del figlio di Vasco Rossi, Davide, completando il terzetto con la presenza di Lorenzo De Angelis, che nonostante la giovanissima età, ha già fatto molta fiction e tanto cinema, anche internazionale; mentre è alla prima esperienza di cinema il percussionista africano Ismaila Mbaye, un personaggio che mette l’accento sull’intolleranza razziale che si annida non soltanto nelle fasce più degradate ma anche tra i moderati, come il verboso commerciante di articoli religiosi Andrea (Graziano Piazza), padre incapace di vero dialogo e ascolto. “Come cittadino e come genitore – aggiunge Bassetti – mi sono trovato di fronte a grosse responsabilità: cosa possiamo trasmettere? Che insegnamenti possiamo dare ai nostri figli? La televisione diffonde falsi valori ma siamo noi i veri colpevoli se le cose vanno male. Se continuamo a non dare nulla alle giovani generazioni, i nostri figli finiranno per tirarci le pietre”.

autore
27 Aprile 2006

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti