VENEZIA – Un anno alla maggiore età, quello che separa questa 17ma edizione de Le Giornate degli Autori dal compleanno “maggiorenne” che festeggiano nell’edizione 2021.
“La paura di non poter più nuotare nel mare di storie della nostra industria, che è una gioia e una vocazione – dichiara la responsabile artistica delle Giornate Gaia Furrer – l’abbiamo sfidata con un tuffo a bomba, libero, come nella nostra immagine di quest’anno. Sono felice che, insieme al prezioso aiuto del comitato di selezione, siamo riusciti a mettere insieme una squadra di autori pieni di coraggio che, da Venezia, ci hanno fatto viaggiare in tanti paesi del mondo per ritrovare tutto lo spettro di emozioni che ciascuno di noi, come spettatori, porta dentro di sé.”
“La selezione di quest’anno ci ha confermato come il cinema sappia sempre guardare più lontano anticipando emozioni, paure, speranze che oggi toccano tutti noi e che gli artisti hanno avvertito in anticipo – ha commentato il delegato generale Giorgio Gosetti che ha aggiunto – Le Giornate hanno scommesso sul coraggio di vivere, amare, guardarsi dentro e oggi siamo orgogliosi di essere stati parte vitale di una Mostra che ci insegna a non ripiegarsi nel timore.”
“È stata una scommessa ragionata e vinta – dice il presidente Andrea Purgatori – con una selezione che ci ha portato delle eccellenti proposte di film indipendenti soprattutto dall’Europa dell’Est. Ma anche una riflessione sul futuro degli autori in vista dell’approvazione della legge sul diritto d’autore. Ne siamo orgogliosi”.
È stata vinta la grande sfida della presenza delle persone, del portare il pubblico nelle sale fisiche con lo sforzo di tutta la Mostra. È stato importante confrontarsi e incontrarsi, con attenzione ma con la stessa convivialità di sempre. La casa ideale delle Giornate, dalla tradizionale Villa degli Autori, si è ampliata alla barca di Edipo posteggiata in Laguna, e ha incluso l’Isola degli Autori, spazio restituito ai cittadini del Lido di Venezia e aperto al pubblico più curioso grazie alla fortunata collaborazione con l’impresa sociale Edipo Re. Poi i luoghi virtuali, dalla sala di MyMovies alle interazioni sui social, i live streaming, le interviste e i dibattiti con il pubblico online.
10 film in Concorso, di cui 5 opere prime, e 26 nazionalità: 4 eventi speciali, 11 donne dietro la macchina da presa. E ancora, 412 foto pubblicate nel racconto illustrato della gallery ufficiale delle GdA, 7000 gli scatti totali. Oltre 40mila le interazioni su Facebook e 13500 visualizzazioni delle stories di Instagram.
Nell’edizione 2020 delle Giornate, Philipp Yuryev, esordiente regista di Kitoboy (The whaler boy) ha vinto il GdA Director’s Award 2020. Il pubblico ha premiato un’altra opera prima, con il BNL People’s Choice Award, il palestinese Ameen Nayfeh con il suo 200 Meters. Il serbo Ivan Ikić vince con Oaza (Oasis) il Label Europa Cinemas.
Un parterre di ospiti e personaggi, tra gli autori, hanno accompagnato l’edizione di quest’anno, da Nadav Lapid, a Michele Placido, da Amira Casar a Anna Foglietta, e poi Ali Suliman, Bruce LaBruce, Oliver Stone, Vinicio Capossela, Lodo Guenzi, Marcello Fonte, Orietta Berti, Elisabetta Sgarbi, Francesco Bianconi, Gianfranco Rosi, Salvatore Esposito, Jasmine Trinca, Irene Jacob, Clive Owen, Andrea Carpenzano, Nathalie Emmanuel, Mati Diop, Emma Corrin, Mona Fastvold, Francesca Hayward, Vanessa Kirby, Michela Murgia, Elio, e non solo.
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