A 64 anni, Gary Oldman si sente pronto a smettere di recitare. L’attore britannico, vincitore del Premio Oscar, ha rivelato al “Sunday Times” di volersi ritirare dalle scene alla fine della serie targata Apple a cui sta attualmente lavorando, ovvero Slow Horses, che proseguirà per almeno altre due stagioni.
“Ho avuto una carriera invidiabile, – ha dichiarato – ma la carriera non è tutto e io ho altre cose che mi interessano oltre alla recitazione. Quando sei giovane pensi che riuscirai a fare tutto, poi gli anni passano. L’anno prossimo compio 65 anni, i 70 sono dietro l’angolo. Non voglio lavorare ancora quando avrò 80 anni”.
L’attore ha fatto poi riferimento al personaggio che interpreta nella serie: “Sarei molto felice, onorato e privilegiato di uscire come Jackson Lamb e poi dire addio al lavoro”. In Slow Horses, Oldman veste i panni di un ufficiale dell’intelligence alcolizzato a capo di una squadra di agenti reietti. Condizione, quella di alcolizzato, che come è noto il divo ha vissuto in prima persona: “Non ne ho fatto un segreto, ma per grazia di Dio ne sono fuori. Sono stato in rehab e sono sobrio da 25 anni. L’alcolismo è ciò che caratterizza Lamb. È la più grande bugia che racconta a se stesso: sa di essere un ubriacone ma mente a se stesso al riguardo”.
A quattro anni dalle accuse di molestie, l'attore è pronto a tornare alla recitazione nel film western di Travis Mills
Nel corso di un podcast l'attore ha espresso la sua opinione in merito all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale al cinema
Il film è tratto dal romanzo di Stephen King che aveva già avuto un liberissimo adattamento con Arnold Schwarzenegger negli anni '80
L'attrice è la protagonista femminile de L'origine del mondo, opera prima di Rossella Inglese, presentata in anteprima alla 22esima edizione di Alice nella Città