Folla di fans urlanti e 51 youtubers sul red carpet di Alice nella città per Game Therapy, il film che mette insieme quattro personaggi della rete come Favij, Federico Clapis, Decarli e Zoda: età media 20 anni, circa tre milioni e mezzo di seguaci. “Abbiamo cominciato con la curiosità – raccontano i produttori (Indiana Production e Key Films, oltre a WebstarChannels e Pulse) – ci siamo chiesti chi sono questi YouTubers. Cosa creano? Chi sono i loro fan, perché seguono e supportano religiosamente i loro contenuti?”. Contenuti che vanno dai video comico-musicali ai videogames giocati in diretta.
Ambientato a Milano – ma qualcuno non nasconde l’accento romano – il film racconta l’amicizia di due geek, liceali appassionati di videogiochi. Disadattato e vittima dei bulli, Francesco (Favij) è un piccolo genio del computer capace di programmare un game fino alle estreme conseguenze, mentre Giovanni (Clapis), ripetente, imbranato con le ragazze e affetto da deficit d’attenzione, è disposto a entrare in questa realtà virtuale all’inizio come forma di terapia per migliorare la sua “real life” poi per non piantare in asso l’amico anche se nel frattempo ha conosciuto una ragazza un po’ problematica (Elisa Piazza) di cui si innamora… E tutti hanno genitori devastanti.
A dirigere il film, che ovviamente punta molto sugli intermezzi virtuali avventurosi e adrenalinici, c’è l’americano Ryan Travis, finora regista di videoclip e spot, mentre le musiche sono di Pivio e Aldo De Scalzi. Favij e Clapis – a cui si aggiungono in ruoli di contorno Decarli (il fratello guru di Giovanni) e Zoda (il compagno di scuola aggressivo) – si sono allenati con un coach losangelino esperto di combattimenti per le scene di lotta con pugnali e spade, hanno usato vere pistole e armi automatiche, supportati da un ex Navy Seal, hanno affrontato serpenti ed altri effetti speciali.
“Siamo passati dai video registrati nelle nostre camerette con le attrezzature comprate su Amazon al cinema”, confida Favij, al secolo Lorenzo Ostuni, classe 1995, che definisce il salto nel mondo del cinema “emozionante e difficile” e ripete più volte che non bisogna abusare del mondo virtuale e bisogna anche giocare a calcetto e stare all’aria aperta. Per Clapis, nato nell’87, il più vecchio del gruppo, questo “è un traguardo per tutto il web italiano, che rimane sempre indietro rispetto agli altri paesi. E poi le webstar potrebbero essere utili al nostro cinema”. Daniele Sodano detto Zoda, del ’96, considera il film “una ventata di aria fresca in un’Italia bigotta e restia ad accettare le cose più originali, mentre all’estero ci sono tanti film in lavorazione con youtubers”. Infine Leonardo Decarli (1990) famoso per i suoi “stupidissimi video”, invita i critici a essere cattivi: “Non siamo attori”, dichiara con consapevole understatement.
Per loro essere alla Festa di Roma è “un traguardo, un nuovo inizio e una rivoluzione”. L’anno scorso – racconta Zoda – passavamo davanti ai tabelloni pubblicitari, quest’anno siamo dentro al festival”. Come dire, un passaggio dal virtuale al reale. E se lui attribuisce il successo a un mix di originalità, spontaneità e fantasia, Clapis spera che il film sia un passo avanti contro la ghettizzazione del web, che viene visto dalle aziende come un fatto esterno e poco appetibile nonostante gli stratosferici numeri che mette in moto. Ma certo, non è detto che il pubblico della rete sia poi pronto ad andare al cinema.
Si affronta anche il tema serio del cyber bullismo: e Zoda ricorda il loro impegno nel progetto del Life Therapy Day in cui avevano invitato i ragazzi a vivere per un giorno staccati dai social e dal cellulare. “Ogni cosa va dosata e bisogna vivere la vita vera, perché il gioco lo puoi riavviare, mentre la tua esistenza no”.
Infine non manca un commento sul Ritorno al futuro day, perché proprio il 21 ottobre 2015 è il giorno in cui Marty McFly, in viaggio sulla DeLorean DMC12, approda nel futuro dopo un viaggio nel tempo lungo 30 anni: “Avremmo dovuto avere le macchine che volano, a malapena mi sono comprato lo stick per fare i selfie a distanza”, scherza Favij. Ma naturalmente è sempre stato un fan dell’universo creato da Zemeckis.
Game Therapy è in sala dal 22 ottobre con Key Films in 300 copie, sfruttando l’onda d’urto della Festa di Roma. Oggi invece il film sarà proiettato in contemporanea in 150 cinema e i ragazzi che assisteranno alla proiezione potranno scrivere in tempo reale su Twitter le loro impressioni usando l’hashtag #gametherapyRFF.
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