Francesconi: “troppa frammentazione”

Come combattere la frammentazione della produzione italiana? “In un settore come quello del cinema che sta vivendo una grande trasformazione, non solo dal punto di vista tecnologico ma, soprattutto, sul piano della interrelazione a livello internazionale, il futuro si chiama Federcinema”, ha dichiarato Alberto Francesconi, presidente Anec, sul Giornale dello Spettacolo illustrando il prossimo appuntamento degli Screenings d’Autunno, dal 28 al 30 novembre a Roma. “Un tavolo di lavoro che riunisca i vari comparti e settori dell’industria cinematografica è – aggiunge Francesconi – un’inversione di tendenza decisa e produttiva rispetto all’eccessiva frammentazione del panorama italiano”. Tra i temi caldi dell’industria, il regolamento per il credito cinematografico, di cui è ormai prossima la pubblicazione, l’emanazione del decreto per i crediti d’imposta a favore dell’esercizio, il rilancio della revisione del decreto per l’apertura di nuove sale, l’opportunità di interventi del Ministero per i Beni e le attività culturali che possano evitare “distorsioni nei ritmi di crescita del mercato e che consentano di evitare la distruzione di strutture che conservano una loro validità e di un pubblico ancora legato alle tradizionali formule di offerta”, conclude Francesconi. Negli anni scorsi, il mercato italiano ha visto crescere in modo impetuoso il ruolo dei multiplex. Allo stesso tempo, i dati Cinetel dei primi mesi di questa stagione evidenziano una serie di fattori di instabilità, tra cui appare particolarmente allarmante il calo degli incassi e delle frequenze, superiore al 25%.