VENEZIA – “Preferirei di no, detto senza arroganza”. Queste poche parole potrebbero bastare per definire un artista libero, che non si concede a “un’adesione automatica al protocollo” e che in 40 anni di musica ha raccontato l’Italia e se stesso senza “mai lavorare su commitenza, e nemmeno con una scadenza”. Francesco De Gregori stasera è al Lido come protagonista della Venice Night delle Giornate degli Autori alla Pagoda, dove si proietta il documentario Francesco De Gregori – Finestre rotte di Stefano Pistolini, prodotto da Rai Cinema e Darallouche.
Un ritratto dell’artista di oggi: non la sua storia, ma i suoi pensieri, il suo approccio nei confronti della vita e della musica, alcune esperienze importanti come il “processo” che subì al PalaLido di Milano nel 1976 da parte dei movimenti studenteschi. Lui, notoriamente schivo, dal bordo di un’autostrada o dal divano dello studio di registrazione si racconta al regista-amico. Sostiene che “gli artisti sono meglio dei critici, e il pubblico è meglio degli artisti”, spiega che le sue canzoni “si accumulano in testa come vaghe idee, poi, con un processo rigoroso, a un certo punto escono fuori rapidamente come un’instant song, o un’action song”. A completare il quadro ci sono le voci di Cristina Donà, Vasco Brondi (di Le luci della centrale elettrica), Giovanna Marini e Ambrogio Sparagna. Ma anche le canzoni dal vivo (oltre 20) sul palco o dietro le quinte, come La storia, La donna cannone, Generale, L’aggettivo mitico, La leva calcistica della Classe ’68, e i concerti in piazza San Carlo a Torino o su un immenso prato in Val di Fassa. Questo “ritratto dell’artista da adulto” De Gregori l’ha concesso nell’anno del 60° compleanno, anche se pensa che “i compleanni non sono rilevanti, ma se alla gente fa piacere sapere che riguardano anche me, ben venga”. Tra due mesi, invece, l’appuntamento, è con un nuovo album: Sulla strada. Proprio dove ha girato questo documentario.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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