Franceschini: Luce Cinecittà nella Fondazione Cinema per Roma

Lo dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, al termine di un incontro che si è tenuto questa mattina al Collegio Roman


Il Mibact entrerà nella Fondazione Cinema per Roma, e lo farà attraverso Luce Cinecittà, con il contributo – molto probabilmente – di 1 milione di euro. Lo dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, al termine di un incontro che si è tenuto questa mattina al Collegio Romano a cui hanno partecipato il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’assessore capitolino alla Cultura, Giovanna Marinelli. La decisione che diventerà ufficiale con l’assemblea dei soci verrà convocata la prossima settimana.

“Con il Sindaco Marino e il Presidente Zingaretti abbiamo concordato il rilancio di una manifestazione cinematografica nella Capitale – dice Franceschini – che punti, da un lato, a sviluppare il mercato e, dall’altro, ad essere una vera festa del cinema. Per questo, non esiste nessuna concorrenza o improbabile competizione con la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia che mantiene il suo ruolo di concorso di eccellenza mondiale. La Festa di Roma perderà invece la parte concorsuale per trasformarsi, appunto, da festival in festa evitando quel rischio di sovrapposizione che qualche volta c’è stato in questi anni. Chi ha ruoli nazionali – conclude Franceschini – deve preoccuparsi di costruire sinergie ed evitare concorrenze”. 

“E’ stato un incontro propedeutico all’assemblea dei soci fondatori della Fondazione Cinema per Roma. C’è l’intenzione da parte del Mibact, attraverso l’Istituto Luce, di entrare nella fondazione. Si pensa a un contributo di un milione di euro. Quindi – ha detto Marino al termine dell’incontro – era necessario un incontro prima dell’assemblea dei soci che si dovrebbe convocare la prossima settimana”.

“È andata molto bene – ha sottolineato Zingaretti – C’è la conferma della volontà di unire le forze di tutti gli attori istituzionali per concentrarci nella creazione di un grande evento dedicato al cinema e anche alla fiction. La prossima settimana si terrà il consiglio dei soci”.
Altra novità: la data di inizio del Festival: “Abbiamo riflettuto molto per dare una maggiore solidità a partire dalla scelta di una data fissa e riconoscibile come ad esempio l’apertura della Scala a Milano e che tenga anche conto di altri eventi internazionali come Cannes”. E si comincia già a pensare alla seconda settimana di ottobre.

Il presidente della Fondazione, Paolo Ferrari, ha commentato all’adnkronos: “È una buona notizia. La presenza del ministero attraverso l’istituto Luce dà più garanzie alla fondazione. Questa decisione è uno sbocco naturale. Anche perché in prospettiva è probabile che perderemo un altro dei soci fondatori, cioè la Provincia di Roma. Ora ci sarà la possibilità di impegnarsi di più su vari fronti”, aggiunge Ferrari. Quanto al rilancio della manifestazione, all’insegna del rafforzamento della sua vocazione di festa, con la cancellazione del concorso, e dell’implementazione del mercato, Ferrari sottolinea: “Anche questa era una direzione per certi versi già presa. Già quest’anno il mercato è andato molto bene, sta crescendo e può crscere ancora. D’altronde, dopo la chiusura del Mifed, l’Italia non aveva più un vero mercato e Roma può colmare questo vuoto”. E sulla cancellazione della sezione competitiva, aggiunge: “Che ci sia un concorso o meno non è importante. L’importante è che si riescano a portare a Roma tanti buoni film che attraggano il pubblico. E non credo che l’assenza del concorso potrà penalizzarci, anche perché Roma si colloca dopo due festival competitivi come Venezia e Toronto”.

Nel frattempo interviene anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che protesta contro il nuovo finanziamento per la creazione di una borsa del cinema a Roma nello stesso periodo del festival che si tiene nella capitale, e poco dopo la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “Stiamo preparando una lettera a Renzi e a Franceschini”, ha annunciato oggi Zaia, ricordando come il festival lagunare nasca “nella notte dei tempi”. “E’ assurdo, in un paese normale e non in una repubblica delle banane avere due festival del cinema”, ha polemizzato, secondo cui quello di Roma “va chiuso”. “Pensare oggi che si vada anche a dar vita a un finanziamento per la ‘borsa’ del mercato cinematograficoa Roma mentre noi qui a Venezia già la facciamo da tre anni senza ricevere fondi e’ imbarazzante”, ha aggiunto il presidente del Veneto, che suggerisce piuttosto di “dirottare quelle risorse su altri fronti d’investimento che hanno miglior esito”.

La Camera di Commercio di Roma ci tiene invece a confermare di “non aver mai annunciato l’intenzione di uscire dalla Fondazione dei soci fondatori, peraltro presieduta dal presidente della Cciaa di Roma, Giancarlo Cremonesi“, sottolinea in una nota. “In più occasioni – aggiunge – invece, la Giunta della Cciaa di Roma, preoccupata per il taglio del 35 per cento dei diritti camerali imposto da un decreto del Governo, ha sollecitato un incontro con i vertici di Roma Capitale e della Regione Lazio, per concordare e ridefinire insieme, contributi e partecipazioni comuni ad alcune importanti realtà della vita culturale ed economica della città, tra le quali lo stesso Festival del Cinema, la società Investimenti, la Fiera di Roma, il Centro agroalimentare, Sviluppo Lazio, il Mercato dei fiori all’ingrosso, il Roma Fiction Fest e Altaroma”. ”Attendiamo quindi con fiducia – spiega Cremonesi, presidente Cciaa Roma – di incontrarci con gli altri soci della Fondazione Cinema per valutare assieme l’annunciata intenzione del Mibact di voler contribuire alla realizzazione del Film Festival, sperando che sia l’occasione buona per cominciare a ridefinire tutte le altre compartecipazioni alla luce delle ristrettezze imposte dai tagli governativi”.

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09 Dicembre 2014

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