Franceschini: il cinema italiano a Cannes, forte come nel dopoguerra

Così il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, commenta la selezione dei lungometraggi italiani a Cannes


“La scelta del festival di Cannes di selezionare tre film italiani in concorso premia il nostro cinema, che è tornato a parlare al mondo come fece negli splendidi anni del dopoguerra e del boom economico. Importante, poi, che due dei tre titoli selezionati godano del sostegno del MiBACT, un segno che testimonia la qualità del giudizio della commissione cinema. La pattuglia italiana presente a Cannes, inoltre, è arricchita da un titolo nella sezione Un certain regard, anch’esso sostenuto dal MiBACT, a sottolineare la vitalità della nostra cinematografia. Un grosso in bocca al lupo a Garrone, Moretti, Sorrentino e Minervini”. Così il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, commenta la selezione dei lungometraggi italiani a Cannes.

autore
16 Aprile 2015

Cannes 2015

Cannes 2015

Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"

Cannes 2015

Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

Cannes 2015

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

Cannes 2015

I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


Ultimi aggiornamenti