Nelle note di regia del suo biopic Folle D’Amore – Alda Merini, presentato fuori concorso al 41° Torino Film Festival, Roberto Faenza scrive: “In lei hanno convissuto l’inquietudine e la vis terapeutica della poesia. Anche per questo motivo è importante raccontare la sua storia al grande pubblico, specie in questo momento di grandi turbamenti”. Il regista descrive la Alda Merini che ha potuto conoscere grazie ai racconti di chi la conosceva e dichiara di aver voluto portare questa nuova rappresentazione della poetessa all’interno del suo film. Ad incarnare Alda Merini, prima Rosa Diletta Rossi e poi Laura Morante che ne ha portato sul grande schermo, con anima e corpo, la storia di emancipazione femminile e una libertà pagata a caro prezzo.