VENEZIA – Giornalisti in fibrillazione, all’81ma Mostra, perché si fa fatica a intervistare le star, che quest’anno sono tornate in massa dopo l’edizione dello scorso anno, segnata dallo sciopero di Hollywood e da molte assenze. Una freelance tedesca ha rivolto al direttore della Mostra Alberto Barbera una domanda che è quasi un appello. “Quest’anno la Mostra sarà peggiore dello scorso anno, non ci vengono concesse le interviste nei junket internazionali e non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione. Per noi freelance è anche un danno economico”.
“Non sono al corrente di questa situazione – ha risposto Barbera – mi permetto di dubitare che si tratti di tutti i film presenti al festival che sono circa settanta. Immagino che la difficoltà riguardi alcuni titoli di grosse produzioni. Sono scelte di marketing che dobbiamo rispettare e che non dipendono da noi, ma cercherò di capire meglio”.
Per i 2.900 accreditati stampa è ovviamente cruciale poter incontrare attori e registi che quest’anno sono tantissimi. “Sulla precedente edizione – spiega Barbera – ha pesato lo sciopero degli attori di Hollywood, abbiamo perso il film d’apertura Challengers di Luca Guadagnino, che per me era il film ideale per aprire. E’ stata una grande delusione mia e del regista. Il festival ha anche una dimensione promozionale e anche i film d’arte hanno bisogno di un marketing per farsi conoscere dal pubblico. Poi l’edizione scorsa è andata benissimo, con grande attenzione di tutti e tanto pubblico anche se c’era qualche red carpet in meno. Quest’anno c’è una lista di talents sul tappeto rosso mai vista, erano anni che non se ne vedevano tanti e ci sono aspettative altissime. Mi auguro che il risultato confermi le attese”.
Se il neo presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco osanna il “sentimento di libertà, spirito critico e fantasia” che scaturisce dalla visione dei film e loda Barbera “che ha saputo costruire un progetto magnifico dove l’intervento del pubblico è stato sempre più ampio a conferma che la sala è il fortilizio dove tutti noi portiamo un pezzetto di noi stessi per incontrare le arti”, i presidenti delle varie giurie prendono la parola per esprimere il loro entusiasmo e l’amore per il festival.
La musa del cinema francese Isabelle Huppert, presidente di Venezia 81, si dice onorata e commossa di essere qui. “Ho una lunga storia con il festival, ricordi straordinari. Sono impaziente di incontrare gli altri membri della giuria. La mia preoccupazione è che il cinema continui a vivere, perché è stato reso fragile e invece rappresenta il coraggio e la perseveranza. Venezia è un ecosistema più che mai necessario, per un film è una ricompensa anche solo essere qui”.
La regista americana Debra Granik, che presiede la giuria di Orizzonti, dice di condividere le preoccupazioni di Isabelle. “I festival sono forme di sfida, la Mostra di Venezia, che esiste da 81 anni, esprime solidità, guardare film in questo contesto è un arricchimento”.
Gianni Canova, critico e studioso, presiede la giuria del Premio Luigi De Laurentiis, il Leone del Futuro. “E’ una responsabilità particolare: se gli altri esplorano la cartografia del presente, la giuria dell’opera prima deve individuare le piste del cinema che verrà. Questo premio ha consentito di scoprire talenti come Kechiche, Legrand, Di Gregorio, Gaglianone, Alice Diop. Spero che saremo all’altezza delle giurie che ci hanno preceduto”. E sottolinea: “E’ la prima volta che viene chiamato a presiedere una giuria così importante uno storico del cinema. Questo ricostruisce il dialogo tra chi realizza il cinema e chi produce discorsi sociali sul cinema, come avveniva negli anni ’50, ’60 e ’70. E’ bello tornare a quell’orizzonte”.
Il regista Renato De Maria guida i giovani della giuria Venezia Classici. “In un momento di trasformazione dei linguaggi – afferma – tornare ai classici con ragazzi che stanno studiando cinema e confrontarsi con 18 capolavori sarà come tornare a scuola mettendomi al servizio di cervelli freschi che possano costruire bei pensieri a partire dalle radici del cinema”.
La storia di Luigi Celeste e della sua famiglia per il secondo lungometraggio di finzione di Francesco Costabile
Il film racconta dell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale in una grande famiglia, e di come essa perda la pace,nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria
Una selezione di film presentati alla Mostra del cinema arriva nelle sale di Roma e del Lazio dal 19 settembre al 1° ottobre. Tra questi The Brutalist e Ainda Estou Aqui
L'attore è tra i protagonisti del film Vermiglio che ha conquistato il Leone D'Argento-Gran Premio della Giuria all'81esima Mostra del cinema di Venezia