"Sono grato ad Al Pacino per avere accettato la mia proposta di conferimento della cittadinanza onoraria di Catanzaro, fattagli pervenire per il tramite del presidente della Fondazione Rotella, Rocco Guglielmo, e del direttore artistico del premio Gianvito Casadonte". Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo
La stampa internazionale ha accolto con critiche eccezionalmente entusiastiche Anime Nere di Francesco Munzi presentato ieri in Concorso a Venezia. Robbie Collins del Telegraph scrive che il film ha «quel tono di ‘realismo lirico’ dei film di Luchino Visconti» ma è anche «inevitabile paragonarlo al Padrino di Coppola»
In The Humbling di Barry Levinson, fuori concorso, è un attore teatrale sul viale del tramonto. In Manglehorn di David Gordon Green, in concorso, un fabbro anziano che non riesce a distaccarsi dal passato. Al Pacino è decisamente l’uomo del giorno oggi al Lido, e gli tocca un superlavoro. “Ma non sono mai depresso – dice – o se lo sono, non me ne accorgo. L’aereo della mia carriera deve ancora atterrare”
Guillermo Arriaga ha ideato e prodotto il film collettivo alla Mostra fuori concorso, ''per imparare a rispettarci l'un l'altro, conoscere di più se stessi e promuovere la tolleranza religiosa". Tra gli autori l'iraniano di origine curda Bahman Ghobadi che dice: ''Io credo in Dio ma non nella religione, che sembra diventata solo causa di violenze". E l'israeliano Amos Gitai: "La soluzione ai conflitti non è la guerra"
Scamarcio, Mastandrea, Isabella Ferrari, Zingaretti, sono sempre più gli attori che sperimentano l’avventura produttiva e ora lo stesso Pierfrancesco Favino con l’opera prima Senza nessuna pietà di Michele Alhaique, in concorso a Orizzonti. Ne è anche il protagonista nei panni di un muratore utilizzato per la sua forza nel recupero crediti. “All’origine non c’è il fatto che il mestiere di attore mi vada stretto, semmai il desiderio di rimboccarsi le maniche, la responsabilità di fare sistema con forze diverse per il cinema italiano, insomma di portare nuova linfa”
Ha appena compiuto 80 anni, Douglas Kirkland, leggendario fotografo delle star. E Vanity Fair lo festeggia con una splendida mostra organizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà che si è inaugurata ieri a Venezia, presso il Telecom Italia Future Centre di Campo San Salvador e che resterà aperta fino al 6 settembre. Molte le star presenti alla serata in un gioco di rispecchiamenti tra foto esposte e attori in carne ed ossa: Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, Pierfrancesco Favino e Maria Grazia Cucinotta, Giuseppe Fiorello e Vittoria Puccini, Isabella Ferrari e Renato De Maria. Ma gli obiettivi degli iPhone, per uno volta, erano tutti puntati su di lui
Tra i suoi ispiratori Keith Miller, all'opera seconda dopo Welcome to Pine Hill, cita i Dardenne, Jia Zhang-Ke e Greengrass, esempi di un cinema che punta alla verità e all'empatia. Protagonisti della storia, ambientata a Brooklyn, sono John Diaz e James Primo Grant, vero membro di una gang che rimette in scena la sua vita drammatizzandola
"Mi ha ispirato il progetto di Pasolini di riraccontare Le Mille e una notte, I racconti di Canterbury e Il Decameron creando una frizione tra un universo presente nella memoria collettiva e i giovani attori che gli danno vita", dice il cineasta, che ha intrapreso questo adattamento anche perché ha pensato "che fosse arrivato il momento di sottolineare l'enorme eredità culturale che la Grecia ci ha lasciato: è l'Europa ad essere debitrice nei confronti della Grecia, non il contrario". Il regista francese ha accompagnato oggi il film alle Giornate degli Autori
"In Calabria non ci sono solo'anime nere'. Mi fa piacere che il film di Munzi porti la Calabria al Lido, che si tratti di un film tratto da un romanzo di uno scrittore calabrese, e che sia stato applaudito. Quello che non mi piace è assistere all'uscita di titoli e articoli che trasudano stereotipi sulla Calabria 'a mano armata', sull'equazione calabresi-'ndrangheta". E' lo sfogo dell'assessore alla cultura della regione Calabria, Mario Caligiuri, alla lettura dei primi resoconti sulla presentazione veneziana di Anime Nere di Francesco Munzi
La Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e Cristaldi Film, presenta il 30 e 31 agosto la pellicola di Ferreri
"Io sono un attore, lui è un regista e siamo grandi amici, ma non mi ha mai proposto di fare un film: è una vergogna!". E' pieno di affetto, ammirazione, ma anche ironia l'omaggio reso da Michel Piccoli all'amico Frederick Wiseman, il grandioso documentarista americano a cui ha consegnato oggi in Sala Grande il Leone d'Oro alla Carriera, abbattendo così ogni steccato tra il cinema del reale e quello di finzione. Il cineasta 84enne ha appena finito di girare Jackson Heights nel Queens
Risate e applausi a scena aperta per un grande ritorno. Quello di Peter Bogdanovich che a più di un decennio dal suo ultimo film, ha realizzato l’incantevole Tutto può accadere a Broadway, suo personale omaggio alla screwball comedy classica pieno di ritmo, di equivoci e di brio. "Mi piace far ridere la gente - dice il regista - credo che regalare la gioia del riso sia un'esperienza meravigliosa". In uscita il 29 ottobre con 01
Riconoscimento al brano musicale 'Just One Day' di Gianni Maroccolo, Vittorio Cosma, Max Casacci, Riccardo Sinigallia e Valerio Errico
CINEzoom, CINEditoriale e Face to Face: tre rubriche multimediali quotidiane targate Luce Cinecittà, per seguire la Mostra da vicino attraverso i siti e social network dedicati
Due minuti per raccogliere i propri effetti personali e sgombrare: quella che fino a ieri era la tua casa diventa di proprietà della banca per un paio di rate di mutuo non pagate. E' l'incubo molto reale raccontato in 99 Homes, diretto da Ramin Barhani, regista americano di origini iraniane che al Lido ha già portato tutti i suoi film. Ora è in concorso con questo adrenalinico thriller sui subprime che descrive il sistema creditizio americano come il regno di gangster in giacca e cravatta che agiscono con la complicità dei magistrati e della polizia senza fermarsi davanti a nulla. Protagonisti Andrew Garfield e Michael Shannon
“Voi di sinistra, voi del ’68 non avete capito nulla di quel che è successo nel dopoguerra: Andreotti ha ammazzato cinque film, ma ne ha fatti fare 5mila”. Questa battuta dello sceneggiatore Sonego sintetizza, secondo Tatti Sanguineti, il ruolo politico svolto nel cinema dal leader DC e raccontato dal suo documentario Giulio Andreotti. Il cinema visto da vicino, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Il film, basandosi su una lunga conversazione, narra il periodo in cui il leader DC è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega dello spettacolo
La Villa degli Autori ha ospitato l'incontro organizzato dalle associazioni dell’audiovisivo 100autori, AGPCI, ANAC, ANICA, APT, ART, DOC/IT, PMI Cinema e Audiovisivo, in vista della consultazione annunciata dal governo per il rinnovo della concessione in esclusiva del servizio pubblico radio-tv, che dovrebbe aprirsi il prossimo settembre
Il Lido non è nuovo a Francesco Munzi, che era già approdato qui nel 2004, in Orizzonti, con il suo esordio Saimir. Oggi torna, ma in concorso, con Anime nere, thriller a tema ‘Ndrangheta’ tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, edito da Rubbettino Editore, che tornerà in libreria il 17 settembre, un giorno prima dell’uscita della pellicola con Good Films. "Volevo assolutamente girare in Aspromonte - dichiara il regista - all'inizio avevo paura ma ho importato il tutto come in un laboratorio. Gli abitanti del posto che non avevano mai approcciato il cinema diventavano attori bravissimi o si integravano nella troupe come manovali o autisti. Credo che abbiamo gettato il seme di qualcosa di buono, in un posto di cui si dice tutto il male possibile"
L'eutanasia è il cuore narrativo di The Farewell Party, dramedy selezionata alle Giornate degli Autori e diretta da Sharon Maymon e Tal Granit, coppia registica israeliana che ha all'attivo diversi cortometraggi pluripremiati. "Se vuoi che il pubblico ascolti un discorso su un tema controverso, fallo ridere", dicono. Nel film un gruppo di vecchietti di una casa di riposo costruisce una macchina della dolce morte per aiutare un amico che soffre troppo
L'attore a cena con il Capo dello Stato: "Mi ha detto che per fare un passo avanti gli italiani devono recuperare lo spirito degli anni '50 e '60"
Sul red carpet gli attori hanno innalzato rossi calici dei mastri vetrai di Murano, tutti con uno "straccio di pace", simbolo dell'associazione
Gioventù selvaggia, affamata di libertà e di vita, in cerca di un'identità e di una via di fuga dalle miserie dei suoi luoghi. Vengono rispettivamente dal Regno Unito e dalla Finlandia i due film di oggi delle Giornate degli Autori, The Goob di Guy Myhill e They Have Escaped di J-P Valkeapää, accomunati da uno sguardo struggente sull'adolescenza
Dopo i successi registrati all'incontro con Daryl Hannah alla Berlinale, con Michael Madsen al Festival di Cannes e gli incontri con John Turturro, Caterina Murino, Luisa Ranieri e tanti altri, approdano per il terzo anno consecutivo alla Mostra del Cinema di Venezia i CineCocktail® - Incontri ravvicinati del miglior tipo. Il primo incontro si terrà - a ingresso libero fino ad esaurimento posti - domenica 31 agosto alle ore 18:00 presso lo Spazio Luce Cinecittà dell’Hotel Excelsior , e avrà un ospite speciale, un attore stimato in Italia e oltre Oceano: Pierfrancesco Favino, che a Venezia 71 porta il film da lui stesso prodotto e interpretato, Senza nessuna pietà, esordio alla regia di Michele Alhaique
The Look of Silence, completamento ideale di The Act of Killing in concorso a Venezia 71 e presto nelle sale italiane con I Wonder Pictures, svela le atrocità della purga anticomunista indonesiana del 1965 da un altro punto di vista, quello dei familiari delle vittime. Il regista, tra i favoriti per il Leone d'Oro secondo i bookmaker, lo considera "un poema sul silenzio portato dal terrore e sulla necessità di romperlo, questo silenzio". Werner Herzog ed Errol Morris hanno contribuito al progetto come produttori esecutivi, mentre molti membri della troupe sono rimasti anonimi per paura di ritorsioni