L'edizione 2017 si è chiusa con due premi "al femminile" assegnati dagli spettatori: il Premio Trieste al miglior lungometraggio in concorso va a A good wife, esordio alla regia dell'attrice serba Mirjana Karanović, anche protagonista nei panni di Milena. Il Premio Alpe Adria Cinema al miglior documentario in concorso segnala invece il polacco Communion di Anna Zamecka
Il regista ha ritirato al Trieste Film Festival il premio attribuito dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) andato a Fai bei sogni, che è stato designato Miglior Film Italiano del 2016 attraverso un “referendum” aperto a tutti i soci del Sindacato. Un po’ sorpreso e particolarmente soddisfatto, Bellocchio, perché questo riconoscimento gli arriva proprio dalla critica, che all’epoca della presentazione alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, si era divisa nel giudizio. E non è mancato un ultimo ricordo dedicato a Emmanuelle Riva che con lui aveva recitato in Gli occhi, la bocca
A quarant’anni dalla Palma d’oro di Padre padrone, il Trieste Film Festival rende omaggio al protagonista del film dei fratelli Taviani. “Quando andai in Sardegna dopo il festival di Cannes mi odiavano tutti - ricorda l'attore - Ero considerato il responsabile per un tipo di rappresentazione di quelle terre che non andava loro a genio”. Tanti gli aneddoti sull’ostilità nei suoi confronti, come quella volta che il futuro presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo rimproverò dicendo: “Padre padrone non ci è piaciuto! I panni sporchi noi li laviamo in casa”
Regista e produttore tra i più importanti del cinema russo contemporaneo, è ospite della 28ma edizione del Trieste Film Festival che propone otto titoli della sua filmografia, compreso l'ultimo Close Relations, il più "autobiografico", che ci aiuta a capire cosa è accaduto dopo la rivoluzione di Piazza Maidan, e quanto quell’evento abbia segnato l’intera famiglia, sparsa attraverso l’intero Paese, da Leopoli a Odessa, dalla zona separatista del Donbass a Sebastopoli in Crimea
Si è tenuta ieri al 28° Trieste Film Festival la prima italiana di Sette giorni di Rolando Colla alla presenza del regista e dell’attrice protagonista Alessia Barela. “E’ stato per me un film importante – ha detto l'attrice Barela – soprattutto nella fase di preparazione perché lavorare con Colla vuol dire studiare la parte e provarla nei minimi dettagli prima a teatro e poi direttamente sul set, spesso ripetendo le scene più volte alla ricerca della verità interpretativa”
“Ospiti d'onore" dell'evento triestino (20/29 gennaio) e protagonisti di due masterclass saranno il documentarista ucraino Vitalij Manskij - oggi costretto a lavorare lontano da Mosca per l'ostilità del governo russo - con una retrospettiva e il suo ultimo lavoro Close Relations; il regista Cristi Puiu, protagonista del Nuovo cinema rumeno, presenterà l'anteprima italiana del suo nuovo film, Sieranevada, accolto trionfalmente a Cannes 2016 e presto in uscita in Italia distribuito da Parthénos
Già applaudito a Karlovy Vary dove la protagonista Zuzana Mauréry ha conquistato il premio come migliore attrice, il nuovo film di Jan Hrebejk è l'evento speciale di apertura della 28ma edizione, in programma dal 20 al 29 gennaio. Ispirato a una storia vera nella Cecoslovacchia inizio anni '80, The Teacher, distribuito nel 2017 da Satine Film, è un apologo venato di umorismo grottesco che, a partire dal contesto storico del socialismo reale, trascende ogni coordinata di regime politico
In attesa di svelare i titoli della 28ma edizione, in programma dal 20 al 29 gennaio 2017, il Trieste Film Festival presenta il manifesto d'autore, firmato dall'artista austriaco Andreas Franke, fondatore dello studio Staudinger+Franke