Dopo aver conquistato il pubblico del Torino Film Festival, Roberto Bolle. L’arte della Danza, ieri il film di Francesca Pedroni, ha registrato oltre 7mila spettatori posizionandosi al botteghino subito dopo Animali Fantastici e dove trovarli, il film ispirato al libro della Rowling
Il premio Oscar Matthew McConaughey, protagonista di Free State of Jones di Gary Ross, interpreta la vera storia del disertore Newt Knight, che sul finire della Guerra Civile, si mise alla guida di un'improbabile banda di contadini e schiavi e arrivò a fondare, nel Sud dell'America, uno stato libero in cui vigeva uguaglianza e libertà per tutti, al di là del colore della pelle. In sala dal 1 dicembre con 01 Distribution
Incremento di pubblico del 4% nel primo week end. E la giuria guidata da Ed Lachman elogia l'alta qualità dei film del concorso, opere che altrove non potresti vedere. Mentre per l'anno prossimo si parla di allargamento delle proiezioni alle sale di periferia
La cantante e showgirl è tra i protagonisti del documentario di Steve Della Casa e Chiara Ronchini Nessuno ci può giudicare, presentato al TFF
Il termine "musicarelli" si usava un tempo con una certa connotazione negativa, come a dire musical di serie B. Ma il genere, tipico dell'Italia del boom, è passato comunque alla storia del cinema e del costume. E adesso un travolgente documentario di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, Nessuno ci può giudicare, al TFF, ce li ripropone attraverso le immagini dell'archivio del Luce e le interviste a molti dei protagonisti di quella stagione. Tra questi anche Rita Pavone
A tre anni dalla scomparsa di Gipo Farassino un documentario di Alessandro Castelletto, Gipo, lo zingaro di Barriera, ne ripercorre il complesso percorso umano e artistico. Un personaggio poliedrico e contraddittorio, anarcoide, con guizzi geniali e momenti di profonda poesia. Uno chansonnier dialettale che è stato paragonato a Montand e Brassens, sensibile attore e autore teatrale ma al tempo stesso cofondatore e convinto esponente politico della Lega Nord
"L’umiltà con la quale si presenta convive con il suo spirito ribelle, ed è la misura della sua non comune sensibilità e naturalezza”, recita la motivazione del riconoscimento assegnato per il secondo anno dal Museo Nazionale del Cinema di Torino che prende il nome dal capolavoro del cinema muto italiano realizzato da Giovanni Pastrone nel 1914
Bilancio positivo per la prima edizione del mercato del cortometraggio, che si è svolto nell'ambito del TFF. E Oltrecorto propone idee che potrebbero diventare lungometraggi o serie tv. Jacopo Chessa: "Allo Stato chiediamo di sostenere di più la diffusione del formato breve"
Firma autografi come una pop star, riceve messaggi dai fan, è riuscito a conquistare anche i neofiti della danza. Roberto Bolle è l'artista che ha reso il balletto un genere popolare, anzi popolarissimo. Lo presenta al grande pubblico Francesca Pedroni nel documentario Roberto Bolle. L'arte della danza. Un film da cui traspare tutta la sua bellezza apollinea ma anche lo sforzo di un corpo scolpito e spinto oltre limiti attraverso un esercizio duro e costante."L'uomo che sono ora lo devo alla danza, una scuola importante che forgia il carattere "
In concorso al TFF a Italiana.doc, il documentario di Mauro Ruvolo, ritratto ravvicinato di Mauro Bonanni, detto il Barella, un sessantenne che vive a Torpignattara e gestisce uno sfascio di auto. Un coatto, come si dice a Roma, che ostenta cinismo e grettezza, fastidio per l'invasione degli extracomunitari in un quartiere diventato multietnico, ma che rivela poi un'umanità inattesa nell'incontro ravvicinato con il regista esordiente, suo nipote. Cinecittà News l'ha intervistato
Una storia di eroismo molto americana, quella che Clint Eastwood ci racconta in Sully, visto al TFF, sottolineando il fattore umano e lo spessore di un pilota sessantenne, Chesley Sullenberger, subito acclamato dall'uomo della strada, ma vittima del sospetto di una burocrazia che si fida più degli algoritmi che delle persone
"E una grande occasione per la città - ha detto la sindaca di Torino del Festival - tanto che anche nel programma di eventi che abbiamo previsto per l'anno prossimo è presente"
"Ai tempi di Nirvana credevo che fosse un territorio libero di frontiera invece è diventato un supermercato o uno stadio dove sfogare rancori, frustrazioni e invidie e un trucco per farti sentire per finta connesso con qualcosa". Così Gabriele Salvatores, guest director del TFF, dove viene proiettato il suo film di fantascienza di fine anni '90. E sul nuovo capitolo de Il ragazzo invisibile che ha finito di girare e che vedremo il prossimo anno: "Parla di come i figli che vogliono usare il potere ereditato dai genitori devono riconquistarlo da capo, è un concetto freudiano"
Anteprima mondiale al TFF per Sadie di Craig Goodwill, thriller psicologico a sfondo erotico girato interamente a Torino e in Piemonte. Un film sospeso tra realtà, incubo e immaginazione, in cui la concezione di giusto e sbagliato è sostituita dal fascino per l’occulto e per il piacere. "Volevamo che lo spettatore non avesse mai la percezione certa della situazione e che fosse pervaso costantemente da un senso di incertezza nel non capire quale sia veramente la realtà” racconta il regista che ha trovato in Torino, città d’arte e di magia per eccellenza , lo scenario perfetto per la sua storia
È un film tenero e tragico allo stesso tempo Between us di Rafael Palacio Illingworth, la pellicola che ha aperto ufficialmente la 34ma edizione del TFF e che racconta l’evolversi della relazione di una coppia di trentenni, apparentemente affiatata, che va in crisi proprio nel momento in cui la relazione sembrerebbe essere sul punto di passare a un livello più stabile. “Un film in certo senso autobiografico”, racconta il regista che ammette di aver rappresentato una parte di se stesso in ognuno dei personaggi
E’ Nirvana di Gabriele Salvatores il film del TFF reso accessibile da un lavoro di sottotitolazione e audiodescrizione delle scene. "Un atto di civiltà che rende fruibili i prodotti audiovisivi alle persone che soffrono cronicamente o temporaneamente di problemi uditivi, visivi, cognitivi e di alfabetizzazione", sottolinea Salvatores
Sarà l'attrice a condurre la serata di apertura della 34ma edizione del Torino Film Festival al Lingotto, con la proiezione di Between Us di Rafael Palacio Illingworth. Il festival presenterà in anteprima Slam - Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli, che uscirà il 23 marzo 2017 con Universal, sua più recente interpretazione
A dispetto di un solo titolo italiano in concorso sono ben 46 le pellicole italiane al TFF 2016, che si inaugura stasera con l'americano Between us, tra cui Slam - Tutto per una ragazza, il nuovo film di Andrea Molaioli, con Jasmine Trinca e Luca Marinelli, che riambienta il romanzo di Nick Hornby a Roma; Saro di Enrico Maria Artale, un road movie interiore alla ricerca di un padre mai conosciuto; Nome di battaglia donna in cui Daniele Segre ricostruisce la Resistenza attraverso le testimonianze delle partigiane piemontesi che parteciparono alla lotta
Il CSC Cineteca Nazionale partecipa al Torino FF con una selezione di opere restaurate e omaggi, tra queste i film, poco conosciuti, dei "gemelli terribili" del cinema italiano. Mentre Gianni Amelio presenta il libro-dialogo con l'ex allievo del Centro Sperimentale Francesco Munzi su L'ora di regia
Un guest director come Gabriele Salvatores - "molto affine allo spirito del festival" - ha scelto personalmente i suoi "Cinque pezzi facili", cinque film "grazie ai quali non sono diventato avvocato", cinque film, come dice il direttore Emanuela Martini, pienamente in linea con la storia di questa rassegna, già Cinema Giovani. Mentre un altro (ex) direttore, Nanni Moretti, sarà a Torino 34 per il restauro del suo Palombella rossa. E Paolo Sorrentino ritirerà il neonato Premio Langhe-Roero e Monferrato
Il film di debutto di Andrea, nipote di Vittorio e figlio di Manuel, è l'unico italiano in concorso al TFF 2016. È la storia di un ragazzo di 16 anni (Vincenzo Crea) che sopravvive alla solitudine e alla disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società grazie a un amico (Ludovico Succio) che si trova con lui. "È una generazione che al cinema non esiste, quella dei giovani abbienti. La ricchezza non è solo un lusso. C’è un senso di isolamento, di claustrofobia. E c’è il sentimento dell’abbandono simboleggiato dal collegio, circondato dalle montagne. Prima di iniziare le riprese - ha detto De Sica in un'intervista - ho rivisto Sciuscià tre volte"
Tra i titoli Luce Cinecittà al TFF, il documentario di Steve della Casa e Chiara Ronchini Nessuno ci può giudicare, che racconta l'Italia del secondo dopoguerra attraverso i film musicali; e la versione restaurata di Giovanna, pellicola scritta da Franco Solinas e diretta da Gillo Pontecorvo nel ‘55 che racconta la lotta coraggiosa di un gruppo di operaie tessili che si oppongono alla decisione dell’azienda di licenziare alcune di loro. Tenacemente unite, nonostante stanchezza e timori, diventano simbolo della lotta di classe e del conflitto sociale
Il 34° Torino Film Festival (18-26 novembre) annuncia le giurie dei concorsi dedicati ai documentari internazionali (Internazionale.doc), ai documentari italiani (Italiana.doc) e ai cortometraggi italiani (Italiana.corti)
Oltre al direttore della fotografia in giuria Don McKellar, scrittore e regista canadese, Mariette Rissenbeek, DG di German Films Service, il regista romeno Adrian Sitaru e l’attrice israeliana Hadas Yaron