Grand Central di Rebecca Zlotowski chiude France Odeon, con una storia d’amore catastrofica ambientata nel mondo delle centrali nucleari. “Per i miei personaggi l’amore non può avere una dimensione tranquilla. Non ero particolarmente interessata al nucleare – dice la regista – uso il tema come una metafora dei sentimenti. Fukushima è arrivata dopo”. Protagonisti il Tahar Rahim de Il profeta e Lea Seydoux, in sala in questi giorni con La vie d’Adèle
La maison de la radio di Nicolas Philibert ad aprire la giornata conclusiva di France Odeon, dedicato all’emittente più importante d’Oltralpe, Radio France. Al film è abbinato un dibattito in cui interviene, tra gli altri, il direttore di Radio Rai Bruno Socillo. “Ma non è un film sulla radio – dice l’autore – è un pretesto. Si tratta di un film sulla commedia umana, sulle voci, sui visti, sugli sguardi, sui suoni”. Per una triste coincidenza, la proiezione si lega a un fatto di cronaca nera: l'uccisione in Mali di due giornalisti di Radio France, la cui notizia è arrivata questa notte
Inaugura la 5° edizione di France Odeon, il festival di cinema francese di cui CinecittàNews Internet Media Partner. A dare il benvenuto sono il presidente del festival Riccardo Zucconi e il direttore Francesco Martinotti, affiancati dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Ospite della serata l’attrice Marine Vacth, protagonista del film Jeune et Jolie di François Ozon, a cui viene consegnato il premio Essenza del talento offerto da Salvatore Ferragamo
Marine Vacth, attraente protagonista di Jeune et jolie (Giovane e bella) di François Ozon, campeggia sulla locandina della 5° edizione di France Odeon, il festival fiorentino di cinema francese di cui CinecittàNews è Internet Media Partner. L’attrice inaugurerà la kermesse giovedì 21 ottobre e ritirerà il premio Essenza al talento offerto dallo sponsor Salvatore Ferragamo