Heidegger, un ragazzo di nome Robert e la sua sorella gemella, ormoni in subbuglio, una stazione di servizio in piena campagna e l'esame di maturità sono gli ingredienti del fluviale e psicologicamente violento Mio fratello si chiama Robert ed è un idiota, film del tedesco Philip Groening in concorso alla Berlinale
Anteprima internazionale a Generation Kplus, per il corto d’esordio Cena d’aragoste (Lobster Dinner), coproduzione tra USA e Italia, ambientata a Roma, che racconta dei piccoli malintesi e dei tradimenti di due amici dodicenni, provenienti da classi sociali differenti
L'attore americano, che ha ricevuto l'omaggio della Berlinale, sarà presto nell'horror The Lighthouse e nel nuovo film da regista di Edward Norton Brooklyn senza madre. E' candidato all'Oscar come non protagonista per Un sogno chiamato Florida
Poco meno di quattro ore per il nuovo film del regista filippino Lav Diaz, Season of the Devil, immersione nella storia del suo paese che lui considera un'opera rock anche se la definizione non sembra proprio calzante. Sono 33 infatti i brani cantati, senza accompagnamento musicale, in vari quadri a volte statici a volte violenti
Due registi romani 28enni, i gemelli D'Innocenzo, firmano un'opera prima, La terra dell'abbastanza, selezionata alla Berlinale e ora in sala dal 7 giugno. Storia dell'amicizia tra due ragazzi che finiscono per diventare criminali per caso. "Vogliamo scardinare il machismo e raccontare una periferia che conosciamo molto bene"
Sarà distribuito in Italia il film di Isabel Coixet, presentato nella sezione Berlinale Special. Nel cast Emily Mortimer, Bill Nighy e Patricia Clarkson
Don’t Worry, He Won’t Get Far On Foot, in concorso alla Berlinale, racconta la storia del cartoonist americano John Callahan che è riuscito a canalizzare i suoi limiti fisici e la sua personalità pungente, in vignette dallo stile esilarante e spigoloso, che hanno spesso protagonisti con qualche disabilità
Il film di José Padilha, fuori concorso al Festival, racconta del 27 giugno 1976 quando quattro dirottatori sequestrarono un volo Air France da Tel Aviv a Parigi
Il romanzo di Rosella Postorino selezionato in “Books at Berlinale" e ispirato alla vera storia di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf, è stato giudicato dal The Hollywood Reporter uno di quelli con il più alto grado di adattabilità cinematografica
In una delle sue ultime interviste, nel 1981, la celebre attrice si rivela in maniera sorprendentemente onesta a un giornalista di Stern, Michael Jürgs, e al già noto fotografo Robert Lebeck, con cui ha da anni un rapporto di fiducia. La vicenda è raccontata nel film di Emily Atef, 3 Days in Quiberon, in concorso a Berlino
Racconta la vita senza speranza dei nativi americani che, tra alcolismo e violenza, vivono nelle riserve indiane del Nuovo Messico, la coproduzione italiana Land di Babak Jalali, presentata a Panorama. "E' una storia americana realizzata con produttori europei - sottolinea il regista - segno che è un tema di cui gli USA non hanno voglia di parlare”
Alla 68esima Berlinale 160 filmmaker di 24 paesi europei chiedono alle autorità di affrontare le criticità del cinema europeo del futuro, dalla pirateria al diritto d'autore. Tra le firme Marco Bellocchio, Ken Loach, Luca Guadagnino, Gianni Amelio e i Dardenne
Un film come antidoto al terrorismo neofascista che sta rialzando la testa in Europa. Così il regista norvegese Erik Poppe descrive il suo U July 22, in concorso alla 68esima Berlinale. Un film agghiacciante e stordente che ripercorre minuto per minuto la strage di giovanissimi avvenuta sull'isola di Utøya il 22 luglio del 2011
Grandi elogi dagli critici anglosassoni per il film di Laura Bispuri in concorso alla Berlinale. E Variety cita Anna Magnani e Ingrid Bergman
Uno sguardo divertito sulla bolla immobiliare a Stoccolma il film svedese in concorso a Berlino, The Real Estate di Måns Månsson e Alex Petersén. Protagonista l’arzilla settantenne Nojet (una brillante Léonore Ekstrand) alle prese con un edificio ereditato che si rivela inaspettatamente fonte di guai
Dopo Vergine giurata, la regista torna in concorso a Berlino con Figlia mia, che conferma la forza del suo sguardo e l'attenzione alla complessità dell'universo femminile. Con Valeria Golino, Alba Rohrwacher e la rivelazione Sara Casu. In sala dal 22 febbraio con 01
Segue il percorso di ricostruzione dopo un passato di tossicodipendenza il film francese di Cédric Kahn, La Prière, in concorso alla Berlinale, che mostra la vita all’interno di una comunità che vive isolata tra le montagne e che usa come metodo di cura una vita spartana fatta di disciplina, duro lavoro e assidua preghiera
La giovane attrice, Shooting Star italiana al Festival, è stata festeggiata anche nel corso della tradizionale Notte delle stelle
Beki Probst, storica presidente dello European Film Market, ha ricevuto il premio alla carriera Berlinale Camera nel corso di una cerimonia che si è svolta al Martin Gropius Bau. A renderle omaggio il direttore Dieter Kosslick insieme al presidente e ad di Istituto Luce Cinecittà Roberto Cicutto
C’è qualcosa di più di una mera passione intellettuale nel legame tra Rupert Everett e Oscar Wilde, lo scrittore irlandese a cui l'attore ha dedicato il suo primo film da regista, The Happy Prince L'ultimo ritratto di Oscar Wilde, in sala dal 12 aprile con Vision Distribution. "In Italia - dice l'attore-regista - c'è l'atteggiamento omofobo della Lega e, dopo 17 anni, Genova non sostiene più il gay pride. C'è insomma una rinnovata fobia contro gli omosessuali e rispetto a queste cose bisogna essere vigilanti e attivi"
E' la giornata degli scrittori, alla 68esima Berlinale. Declinati un po' in tutte le salse, dal thriller con venature erotiche (Eva con Isabelle Huppert) al manifesto politico che aggiorna i temi della seconda guerra mondiale all'attuale emergenza migrazioni (Transit) alla biografia di uno scrittore maledetto capostipite della battaglia per il diritto dei gay all'amore (The Happy Prince su Oscar Wilde) al ritratto coerente di un autore perseguitato dal regime sovietico (Dovlatov di Aleksej German jr.)
Investe anche la Berlinale lo scandalo sulla violenza a un’attrice da parte del regista coreano Kim Ki-duk, al festival per presentare il suo ultimo Human, Space, Time and Human. E nell'esortare la stampa a non esprimere giudizi sulla sua personalità a partire dalle sue pellicole, si difende: “La mia vita non è come i miei film, nel privato cerco di essere una brava persona”
A due anni dal successo di Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele Mainetti sta per girare il nuovo film, prodotto da Lucky Red e Goon Films: le prevendite allo European Film Market si sono messe in moto grazie a True Colors e Rai Com
Prende le mosse dalla Grande Fame che colpì l’Irlanda tra il 1845 e il 1852, il film di Lance Dally, Black 47, fuori concorso alla Berlinale. “Una catastrofe di tale portata che oggi è l'unico Paese in Europa ad avere una popolazione inferiore a quella del 1845”, sottolinea il regista