Si intitolerà Mia madre il nuovo film di Nanni Moretti, con Margherita Buy nel ruolo di una regista di successo che ha una vita privata complicata: sul set è lei il boss, ma a casa si ritrova in balia della mamma e del figlio adolescente. Nel cast anche John Turturro, nei panni di un attore americano e lo stesso Moretti in quelli del fratello della protagonista. Prodotto dalla Fandango con la Sacher, Le Pacte e la tedesca Boutique, ha trovato una distribuzione internazionale (Films Distribution) allo European Film Market berlinese
Del gruppo messo in piedi dagli Alleati nel 1943 facevano parte circa 400 persone, tutti grandi esperti d'arte. Sono quasi tutti morti, ma una Fondazione li ricorda
Is the Man Who is Tall Happy ? è il nuovo lavoro di Michel Gondry, realizzato conversando a lungo con il linguista Noam Chomsky. Il "documentario animato" passa alla Berlinale nella sezione Panorama e colora con le invenzioni del regista di Se mi lasci ti cancello la vita e le riflessioni dell'86enne fondatore della grammatica generativo-trasformazionale. "Volevo usare le mie capacità di artista e la mia creatività - ha spiegato Gondry - per produrre un film unico, stimolato dall'incontro con uno degli ultimi grandi saggi/filosofi che si àncora nella tradizione dei dotti dell'illuminismo"
Folla in delirio alla Berlinale per l'attore-regista che porta al festival la sua quinta regia, The Monuments Men, ispirato a una storia vera, quella della brigata di esperti che durante la seconda guerra mondiale salvò dai nazisti centinaia di opere d'arte trafugate per ordine di Hitler, che voleva costruire un enorme museo. Tutto troppo patriottico? “E' il racconto di un gruppo di uomini che ha restituito all’umanità la sua storia”, spiega George. E aggiunge: "Le idi di marzo era molto cinico, stavolta volevo raccontare una storia all'antica"
Ecco chi erano i veri "monument men"
Era a Berlino nella sezione Panorama la biografia dello stilista che uscirà in Italia con Lucky Red il 27 marzo (mentre sarà probabilmente al festival di Cannes il biopic rivale diretto da Bertrand Bonello). Realizzato in stretta sintonia con Pierre Bergé, compagno di vita e di lavoro, il film insiste molto sulla storia d'amore tra i due, ma anche sul ruolo delle sue modelle. "Yves rivoluzionò l'immagine della donna in un’epoca in cui le donne erano ancora considerate cittadine di seconda classe. Fu abbastanza abbastanza coraggioso da vestirle in abiti maschili. Le sue modelle erano le sue muse"
Dopo aver vinto l'Orso d'Argento nel 2009, Rachid Bouchareb torna in gara alla Berlinale con Two Men in Town, ispirato all'omonimo film con Gabin e Delon del 1973 ma ambientato al confine tra Stati Uniti e Messico. Qui l'attore afroamericano di The Butler diventa William Garnett, appena uscito di prigione e intenzionato a iniziare una nuova vita, ma assediato dalle colpe del passato. "Interpreto un uomo - dice l'attore - che deve tenere sotto controllo la sua violenza. Con Rachid abbiamo discusso di tutte le sfumature di questo personaggio: che significa convertirsi all'Islam? E che significa essere nero in quella situazione?". Nel cast anche Brenda Blethyn, nei panni della sua agente di custodia, e Harvey Keitel, in quelli dello sceriffo cattivo
Gli schermi digitali europei nel 2013 sono aumentati del 21%. Secondo i primi dati disponibili, infatti, il numero di schermi in Europa dotati di tecnologia DLP Cinema™ o SXRD™ sono 30.402, a fronte dei 25.084 registrati al 1° gennaio 2013
"Al cuore della storia c'è la tragedia della perdita di una figlia, e nessuno dei protagonisti è direttamente connesso alla vicenda Knox", ha specificato il regista, che presenta all'EFM alcune immagini in anteprima di The Face of an Angel
Per il presidente della giuria della 64esima Berlinale lo spirito di Philip Seymour Hoffman, che avrebbe dovuto partecipare a questa edizione del festival, sarà presente comunque e ovunque. “La sua morte è stata un duro colpo per tutti noi a Hollywood, ma lui sarà qui, molti suoi amici si ritroveranno proprio qui a Berlino e lo ricorderanno e piangeranno per la sua scomparsa”
The Grand Budapest Hotel apre il 64° Festival di Berlino con un mood tra favola e cartone animato, innescando una girandola di vicende incastonata tra le cime dell'immaginario paese alpino di Zubrowka, dove si staglia il coloratissimo albergo del titolo. Ispirato alle opere e alle memorie dello scrittore austriaco Stefan Zweig, e ambientato nei movimentati anni dell'avvento dei fascismi, il film narra le avventure del concièrge Gustav (Ralph Fiennes). Nel ricchissimo cast anche Tilda Swinton, Bill Murray, Willem Dafoe, Adrien Brody ed Edward Norton. Nelle sale italiane arriverà il 10 aprile con Fox
Il Festival proietterà Truman Capote: a sangue freddo per ricordare l'attore tragicamente scomparso. Omaggio anche a Maximilian Schell
Luce Cinecittà, assieme ad ANICA, sarà presente alla 64ma Berlinale supportando il cinema italiano con un proprio spazio all’European Film Market, che si svolge dal 6 al 14 febbraio. L’ Italia Pavilion, situato al primo piano del Martin Gropius Bau e che ospiterà gli esponenti dell’industria pubblica e privata presenti alla manifestazione, è stato realizzato grazie anche al contribuito della Direzione Generale Cinema del MiBACT e per la prima volta è dotato di una saletta ‘video library’ – realizzata con il contributo dell’ICE – a disposizione degli operatori del settore, dotata di un monitor LCD 55”, di un lettore blu-ray e 4 cuffie wirless per una visualizzazione ottimale dei prodotti audiovisivi
''Alla mia età forse è ridicolo, ma lo dico per tutti gli altri felici o no, io sono omosessuale'': Gianni Amelio, 69 anni, in un'intervista al quotidiano La Repubblica parla apertamente della sua omosessualità. A Berlino porterà il documentario Felice chi è diverso
Il nuovo documentario del regista americano, ancora senza titolo, sulla storia della New York Review of Books, sarà presentato come work in progress alla Berlinale. Il documentario è co-diretto da David Tedeschi. Parata di star al festival, che si inaugura il 6 febbraio prossimo con The Grand Hotel Budapest di Wes Anderson interpretato da Ralph Fiennes, Edward Norton, Tilda Swinton, Jude Law, Adrien Brody, Léa Seydoux e Saoirse Ronan
Il documentario di Gianni Amelio Felice chi è diverso, un viaggio nell'Italia segreta dell'omosessualità dai primi del Novecento agli anni '80, sarà alla Berlinale in Panorama Dokumente. Al festival (6-16 febbraio) anche Edoardo Winspeare con il suo nuovo film In grazia di Dio e l'autrice di Miele nella giuria opera prima, mentre la debuttante Miriam Karlkvist, protagonista del film Il Sud è niente di Fabio Mollo, partecipa a Shooting Stars, la vetrina dei giovani talenti europei
L'attrice e regista italiana in giuria con Nancy Buirski (USA), fondatrice del Full Frame Documentary Film Festival di Durham, e il produttore argentino Hernán Musaluppi. Al vincitore 50mila euro
"Un viaggio in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese: l’Italia del mondo omosessuale così come è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni '80. Un viaggio fatto di storie raccolte dal Nord al Sud del Paese, di chi ha vissuto sulla propria pelle il peso di essere un ‘diverso’. Racconti di repressione, censura, dignità, coraggio e felicità", così Gianni Amelio parla del suo Felice chi è diverso, a Berlino in Panorama Dokumente e in sala a marzo con Istituto Luce Cinecittà, che l'ha prodotto insieme a Rai Cinema. Istituto Luce-Cinecittà sarà al Festival di Berlino anche con Il Sud è niente di Fabio Mollo, nella sezione Generation, e con la sua giovane protagonista Miriam Karlkvist ‘Shooting star’ per l’Italia
In programma nella sezione della Berlinale dedicata al cibo e all'ambiente il documentario italiano I cavalieri della Laguna di Walter Bencini, che parla di una cooperativa di pescatori sulle coste della Toscana, e il cortometraggio I maccheroni di Raffaele Andreassi, che data al 1957. Girato in Italia in collaborazione con la Cineteca di Bologna Natural Resistance di Jonathan Nossiter sui viticultori e la loro lotta per la difesa delle tradizioni contro le norme imposte dalla UE
In grazia di Dio, elogio del baratto e del ritorno a una vita semplice come antidoto alla crisi, del regista salentino, è stato selezionato alla Berlinale in Panorama. ''Sono felicissimo - ha dichiarato il regista - Fin dall'inizio volevo andare a Berlino, festival che sento molto nelle mie corde, forse anche perché ho studiato in Germania, ho fatto la scuola di cinema a Monaco''. E arrivano anche le star americane (Christian Bale, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner e Bradley Cooper) protagoniste della commedia thriller di David O. Russell, che ha appena collezionato dieci candidature all'Oscar
Il film proposto nella sezione “NATIVe – A Journey into Indigenous Cinema”, che focalizza l'attenzione sulle popolazioni indigene e la loro cultura
Completata la lista dei film che parteciperanno alla 64ma Berlinale, nessun italiano in concorso. La voie de l‘ennemi (Two Men in Town) segna il ritorno del regista di origine algerina. Il nuovo film di Christophe Gans, fuori concorso, rielabora un classico del fantasy, affidando i ruoli principali ai volti noti e vincenti di Lea Seydoux e Vincent Cassel
Annunciati i nomi dei giurati che affiancheranno il presidente James Schamus nell’assegnare i premi del concorso della Berlinale 2014. Ad adempiere al compito, la produttrice USA Barbara Broccoli, l’attrice danese Trine Dyrholm, il regista iraniano Mitra Faharani, l’attrice, regista e sceneggiatrice americana Greta Gerwig, il regista francese Michel Gondry, e gli attori Tony Leung e Christoph Waltz, rispettivamente dalla Cina e dall’Austria
La 64esima Berlinale si è aggiudicata la prima mondiale del volume primo della versione "uncut" di Nymphomaniac, che presenterà fuori competizione. Lars von Trier è stato ospite della Berlinale per la prima volta nel 1984. La versione breve del film debutterà al cinema il 25 dicembre
Is The Man Who Is Tall Happy? di Michel Gondry, conversazione con il pensatore Noam Chomsky realizzata con tecniche d'animazione, è uno dei primi titoli annunciati per la sezione parallela del festival di Berlino. In programma anche opere di Tsai Ming-liang, Robert Lepage e la biografia di Yves Saint Laurent firmata da Jalil Lespert