CANNES – Il premio della critica internazionale Fipresci è andato per i film in competizione a Toni Erdmann della regista tedesca Maren Ade. Mentre per la sezione Un Certain Regard ha ottenuto il premio Dogs di Bogdan Mirica. Infine un premio nelle sezioni Parallele è andato a Raw di Julia Ducournau, film passato alla Semaine de la Critique.
Il Premio della giuria Ecumenica è andato a Xavier Dolan per il film Juste la fin du monde mentre due menzioni sono andate a American Honey di Andrea Arnold e I, Daniel Blake di Ken Loach.
La giuria del documentario, presieduta dal vincitore della Berlinale Gianfranco Rosi, ha scelto un film brasiliano come migliore tra i 18 lavori individuati in tutte le sezioni del festival. Si tratta di Cinema novo di Eryk Rocha cui va il premio “L’oeil d’or”. Rocha è figlio di Glauber Rocha che negli anni ’60 fu tra gli iniziatori del “cinema novo”, la più rivoluzionaria corrente creativa del continente sudamericano e alla cui leggenda è dedicato questo lavoro. La giuria ha attribuito inoltre una menzione speciale alle indiane Shirley Abraham & Amit Madheshiya per il documentario The Cinema Travellers.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi