Fip scopre il low budget

BERLINO – Steve Della Casa approfitta del tradizionale pranzo con la stampa al festival di Berlino per salutare. Il presidente della Torino Piemonte Film Commission lascia ad aprile dopo sei anni di mandato, ma le attività della Film Commission e di FIP proseguono nonostante l’incidenza della crisi e con uno sguardo internazionale. In lavorazione in questi mesi Il mistero di Dante di Louis Nero con Murray Abraham, Tim Roth e Helen Mirren, un viaggio sulle orme del più famoso “iniziato” del Trecento italiano, il sommo poeta osservato da un punto di vista inedito con cast e ambizioni internazionali; Il mondo fino in fondo di Alessandro Lunardelli con Luca Marinelli e Filippo Scicchitano, commedia avventurosa tra Italia, Spagna e Cile; il francese Des Etoiles di Dyana Gaye con Maya Sansa, vicenda che si snoda in tre città (New York, Torino, Dakar) e inteccia i destini di Mame Amy e suo figlio Thierno, di Rokhaya, sorella di Mame Amy, legata visceralmente alle tradizioni, del marito Charles, desolato per i tanti giovani che fuggono dal paese, della figlia Dior, che sogna l’America, di Sophie che raggiunge il marito Abdoulaye a Torino. Infine La sapience di Eugène Green con Bruno Todeschini e Jacopo Olmo Antinori, la rivelazione di Io e te di Bertolucci, prodotto da Alessandro Borrelli, dove un affermato architetto parigino, Alexandre Schmidt, parte per un viaggio in Italia alla riscoperta dell’architettura barocca, proprio quella che in passato aveva ispirato la sua scelta di vita. Pur avendo alle spalle una brillante carriera, Schmidt comincia a porsi dei dubbi sul senso del proprio lavoro. Sua moglie Aliénor, quarantenne, si fa delle domande simili riguardo al proprio mestiere di psicologa specialista del comportamento dei gruppi sociali sfavoriti. Una barriera d’incomunicabilità si alza tra i due coniugi.

Saranno in sala a marzo due film italiani finanziati da FIP – Film Investimenti Piemonte, il fondo investimenti partecipato da Film Commission Torino Piemonte, destinato alle produzioni cinematografiche italiane e alle coproduzioni internazionali. Si tratta di Tutto parla di te di Alina Marazzi e Benvenuto presidente! di Riccardo Milani, con Claudio Bisio e Kasia Smutniak girato nella Reggia di Venaria. In arrivo anche Pulce non c’è (Overlook Production), opera prima di Giuseppe Bonito dal romanzo di Gaia Rayneri e Il vedovo (ITC Movie e Rai Cinema) per la regia di Massimo Venier, remake dell’omonimo film di Dino Risi del 1959, con Fabio De Luigi e Luciana Littizzetto nei ruoli che furono di Sordi e Franca Valeri.

Il nuovo film di Davide Ferrario, Quarantacinquesimo parallelo, ora in postproduzione inaugura invece una linea low budget che risponde all’urgenza della contingenza economica e sperimenta nuove vie produttive: buone storie da girare in digitale con sponsor privati da incentivare tramite il tax credit e attori emergenti. In sviluppo due progetti piemontesi di questo tipo: Scanio (produzione italo/inglese Aidìa Productions e Seven Still Pictures Ltd) opera prima di Paolo Mitton, già regista di corti ed esperto di effetti speciali, storia di un trentenne ambizioso, ma decisamente stralunato, ambientato in un paesino di provincia e tra le colline delle Langhe; e Press, scritto e diretto da Paolo Bertino e Alessandro Isetta (entrambi under 25), che racconta una storia di precarietà, quella di due giornalisti che per conservare il posto di lavoro si inventano le notizie. Il film ha ottenuto il finanziamento del MiBAC e sta completando il piano finanziario attraverso operazioni di fund raising e crowfunding. Di FIP Stefano Della Casa è presidente e Paolo Tenna AD.