I dati Cinetel 2022 mostrano che il cinema d’essai ha portato in sala, in particolare negli ultimi mesi del 2022, titoli di rilievo che hanno aiutato il mercato ad accelerare il recupero rispetto ai livelli del 2019. Ma è innegabile che il terreno da recuperare rispetto alla stagione pre-covid è ancora tanto, ed è quindi necessario mettere in campo nuove strategie e lavorare su un’offerta di prodotto che possa intercettare sempre di più il pubblico.
Su queste basi, la FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai – ha organizzato a Bologna, presso il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna un incontro a cui hanno preso parte oltre cento operatori tra esercenti ed esponenti delle distribuzioni indipendenti italiane. Introdotto dal presidente della FICE Domenico Dinoia, seguito dai saluti del padrone di casa Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, l’incontro è entrato nel vivo grazie alla presentazione dell’indagine “Le sale d’essai nella prospettiva degli esercenti”, a cura di Michele Casula di Ergo Research, interessante ricognizione sulla fase di ammodernamento e strutturazione delle sale d’essai italiane.
Snocciolando alcuni dati della ricerca (riferita al periodo 2019-2022), emergono questi dati: il 62% degli esercizi è composto da un’unica sala, il 98% è attivo sui social e il 60% delle strutture possiede un database dei propri spettatori. Rispetto ai numeri della riapertura post-pandemia, la ricerca mette in evidenza comunque un calo significativo, vicino al 50% e dunque in linea con i dati nazionali.
Però la scorsa stagione ha rilevato una particolare vitalità (soprattutto da settembre) per il cinema d’autore, in particolare di produzione italiana, capace di eccellenti risultati in termini di incasso: La stranezza (5,4 M€), Il signore delle formiche (1,7 M€), Dante (1,8 M€), L’ombra di Caravaggio (2 M€), Il Colibrì (3 M€) ed Ennio (2,8 M€).
La seconda parte dell’incontro ha avuto al centro le prospettive e il futuro dell’esercizio, le strategie da adottare, in primis per ridurre il gap che vede il nostro mercato in ritardo nei confronti di altri a noi vicini, come quello francese e britannico. Partendo dalle “buone pratiche” per migliorare le performance delle sale d’essai, Sandra Campanini ed Elena Pagnoni della FICE Emilia-Romagna hanno illustrato i tanti progetti virtuosi in campo da anni, come Accadde domani o le Lezioni di cinema, per poi affrontare uno dei temi più “caldi” per l’esercizio, ossia l’offerta di cinema in estate, in un dibattito a più voci, protagonisti i vertici di tante case distributrici – Vision Distribution, I Wonder Pictures, Teodora Film, Fandango, Academy Two, Wanted Cinema, Cineclub Internazionale, Kitchen Film, Cineteca di Bologna – coordinato da Giuliana Fantoni, vicepresidente vicario FICE.
La prossima estate avrà in cartellone molti titoli di richiamo, soprattutto blockbuster, complice il festival di Cannes, resta da definire l’offerta di cinema di qualità per i mesi da maggio in poi, con la premessa fondamentale che senza un listino di uscite adeguate di cinema indipendente, incluso italiano ed europeo, le sale d’essai non potranno che osservare un periodo di chiusura che rallenterà la ripresa del mercato in concomitanza con la Mostra di Venezia.
Apprezzamento è stato manifestato per la promozione del cinema in estate, con due edizioni (giugno e settembre) di Cinema in Festa, promossa dal Ministero della Cultura con il coordinamento di ANEC e ANICA.
Presenti a Lucca dal 30 settembre al 3 ottobre anche Daniele Luchetti, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
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