Festa del cinema numero 19, realizzata con 8 milioni e mezzo di euro

Il presidente della Fondazione Cinema Salvatore Nastasi è entusiasta di presentare un'edizione ricca di contenuti, ma - interrogato sul budget - non può che sottolineare la relativa ristrettezza con cui è stata realizzata: "Ci sono festival più blasonati che hanno a disposizione 4 volte tanto"


Si rivela oggi, in concomitanza con il compleanno di Sophia Loren, il programma della Festa del Cinema di Roma, edizione 19, che si tiene nella capitale dal 16 al 27 ottobre.

Dice Salvatore Nastasi, presidente della Fondazione Cinema per Roma in apertura:

“Quando il 15 luglio il sindaco di Roma mi ha chiesto di presiedere la Fondazione mi ha convinto dicendo ‘l’identità della Festa è chiara. E’ cambiata tante volte ma si è trasformata del tutto con il Concorso e con l’allargamento alla città e al pubblico. Questa è una delle cose che più la caratterizzano. Ormai è un festival’. Non ci sono paragoni con altre realtà. La Festa è unica, ha raggiunto quasi 100mila spettatori e 200mila con il programma nelle arene. Altro punto fondamentale è la trasversalità, dalle serie alle grandi ricorrenze, con una produzione variegata e larghissima che offriamo solo noi. Siamo affini ai festival delle grandi città, come Berlino e Londra, un modello aperto per raggiungere più pubblico possibile. Da bambino feci la notte del pianeta della scimmie a Massenzio. Ho visto lì il film Senso, non un film facile. Queste esperienze mi hanno arricchito e segnato e le prendo a modello. Oggi inoltre compie 90 anni Sophia, che è qui a Roma, e ci porterà fortuna”.

Il dettaglio del programma è presentato da Paola Malanga, direttrice artistica della Festa, aprendo con due eventi che riguardano Cinecittà, organizzati con Alice nella città, ovvero la proiezione alla presenza del regista di Megalopolis di Francis Ford Coppola e il doc celebrativo sull’Istituto Luce 100 di questi anni.

Premi alla carriera a due star come Viggo Mortensen e Johnny Depp, protagonisti di due tra le masterclass principali della manifestazione.

Altro incontro doppio, importante, quello con i ‘Brothers in film’ Diego Luna e Gael Garcia Bernal.

Sul Concorso, sarà determinante anche il voto del pubblico. Un totale di 18 film da 29 paesi diversi, 4 sono italiani, con 8 anteprime mondiali, 4 italiane e 4 internazionali.

In concorso si segnalano 100 litres of gold di Teemu Nikki, coproduzione Irlanda-Italia, su una sorella che chiede alle altre, produttrici, 100 litri di birra per il suo matrimonio, L’art d’être heureux con l’attore belga Benoît Poelvoorde, artista concettuale in fuga da Bruxelles, Bring them down con Barry Keoghan, thriller rurale ambientato in Irlanda, Le choix con Vincent Lindon, remake del fortunato Locke con Tom Hardy.

E ancora Es geht um luis, dalla Germania, storia di genitori sconvolti dal bullismo subito dal figlio, Greedy People, di Potsy Ponciroli, con echi dei Coen, Jazzy di Morissa Maltz, sull’amicizia tra due bambine Lakota, Bound in heaven del cinese Huo Xin, nuova voce del cinema nazionale, La nuit se traîne di Michiel Blanchart, un thriller di coproduzione franco-belga, Querido Tropico, tropical drama su una vecchia imprenditrice alle prese con una badente invadente.

Chiudono il giapponese Spirit World, sull’incontro tra vivi e morti nella festa delle lanterne, in cui figura Catherine Deneuve, il musical sul fine-vita Polvo Seran, il grottesco e surreale The Trainer, su un esperto di fitness che cerca di afferrare la sua parte di sogno americano.

Altra sezione competitiva è Freestyle Films, dove trovano spazio molti italiani.

Nella sezione Grand Public trovano spazio pellicole in grado di attrarre grosse platee, come The Substance con Demi Moore, Conclave di Edward Berger con Ralph Fiennes e Stanley Tucci, interamente girato a Cinecittà, Saturday Night, che racconta le ore che precedono il debutto dell’importantissima trasmissione televisiva Saturday Night Live, Longlegs, horror con Nicolas Cage, We live in time con Andrew Garfield.

E’ un anno di celebrazioni e anniversari: 100 anni per Mastroianni – celebrato con retrospettiva e masterclass della figlia Chiara, che ha interpretato il padre nel suo ultimo film – 100 anni per l’Istituto Luce, 100 anche per il ‘Corriere dello sport’. 80 per l’ANICA – con una proiezione speciale di Ricomincio da tre – 70 per la Rai, 40 anni dal doc musicale di Jonathan Demme Stop making sense, di cui il chitarrista dei Talking Heads Jerry Harrison ha curato il restauro sonoro. 20 dall’uscita di Private, esordio di Saverio Costanzo, protagonista di un incontro.

Poi le serie: Il conte di Montecristo, Avetrana di Pippo Mezzapesa, la quarta e ultima stagione de L’amica geniale, Miss Fallaci, Piedone e, in chiusura domenica 27, Vita da Carlo 3.

Le tematiche sono molteplici: la storia, la politica, l’attualità, la musica, lo sport e percorsi su Roma e Napoli, oltre al consueto incrocio tra cinema e altre arti al MAXXI.

Commenta Malanga: “E’ un grande festival urbano, una Megalopolis, per citare Coppola. Un grande incoraggiamento al pubblico ad andare in sala, il luogo migliore per fruire del cinema”.

Chiude poi Nastasi: “L’abbiamo realizzata con 8 milioni e mezzo di euro. Sono 100 titoli in tutta la città. Ci sono festival più piccoli ma ben più blasonati che hanno a disposizione 4 volte tanto. La BNL ci dà molto meno rispetto a 19 anni fa. E’ una riflessione  da fare con i fondatori”.

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20 Settembre 2024

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