Una biografia, quella di Federico Fellini, raccontata in 120 fotografie, quelle di Franco Pinna, che dal prossimo autunno saranno in mostra al Pac di Palazzi Massari a Ferrara.
Un viaggio fotografico per raccontare alcuni tra i momenti più salienti della vita e della carriera del maestro di Rimini. La rassegna, tra settembre e ottobre, esporrà al Padiglione d’arte contemporanea le immagini scattate dall’autorevole fotografo del Novecento e del Neorealismo. Fotografo di fiducia di Fellini, Pinna ha immortalato innumerevoli scene durante le lavorazioni dei suoi film, da Giulietta degli spiriti a Casanova, che sarà possibile ripercorrere attraverso le fotografie incorniciate, ma anche i filmati e le tracce audio in mostra.
“Abbiamo pensato – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Marco Gulinelli – ad una mostra fotografica che omaggi Fellini e il fotografo di scena Franco Pinna, secondo un progetto che possa rappresentare e ricordare la qualità dell’opera del grande regista, lasciando spazio anche all’uomo e all’artista. Un altro tassello che vede l’amministrazione comunale a sostegno della diffusione del linguaggio del cinema nel nostro territorio, come elemento di confronto artistico e culturale”.
Tutti i materiali e la documentazione in mostra saranno messi a disposizione dall’Associazione “Errata corrige” di Bologna, che da tempo collabora con l’Archivio Franco Pinna e con cui l’amministrazione comunale di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte sottoscriveranno un accordo di collaborazione dedicato.
La mostra fotografica a cura di Daniele Luxardo verrà presentata il 14 novembre all’Istituto Italiano di Cultura della capitale spagnola, con 60 fotografie in bianco e nero e a colori
Immagini dall'evento a cui hanno preso parte Elettra Marconi, il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli
Alla Casa del Cinema di Roma fino al 1° dicembre la mostra delle foto di scena del fotografo Claudio Iannone sul set di Paola Cortellesi
In questa nuova fase, dopo un inizio dedicato a Dario Argento, la mostra amplia il proprio focus includendo reinterpretazioni e studi su altri pionieri dell’horror italiano e internazionale. Tra i protagonisti omaggiati figurano Mario Bava, Lucio Fulci, Pupi Avati - che ha visitato l a mostra - e Michele Soavi