FELLINI FOREVER

Riparte la Fondazione Fellini. E riparte da Cinecittà. Perché gli studios sulla Tuscolana hanno ospitato il convegno “Le città di Fellini”, organizzato da Cinecittà Holding e dalla Fondazione stessa. Tra gli intervenuti il ministro Giovanna Melandri, Felice Laudadio, la nipote del regista, Ettore Scola e il nuovo presidente della Fondazione riminese Vittorio Boarini. In sala Pietro Notarianni, amico storico nonché produttore dei suoi film, e la moglie dello scomparso Bernardino Zapponi, co-sceneggiatore di film come Satyricon e Casanova.
Piuttosto scarsa invece la platea dei giovani che hanno potuto assistere alla proiezione del bellissimo filmato-intervista Fellini all’Eur, diretto da Luciano Emmer. Un documentario di 20 minuti durante il quale il regista, passeggiando per il quartiere dell’Eur, spiega perché ha scelto proprio questa zona della capitale come “teatro di posa” di molti suoi film. Il posto sembra aver dato al regista “un senso di provvisorio” e di conseguenza, “quell’atmosfera liberatoria” che permette all’artista di creare gli scenari che più lo hanno stimolato.
Il convegno aveva proprio lo scopo di mettere a fuoco il rapporto del regista con la città in senso fisico-architettonico e metafisico. Il rapporto con la Capitale, ma anche con l’infanzia e il sogno. Connubi diversi, che contengono lo “stravolgimento poetico, onirico del regista – come dice Laudadio – connesso a una precisa idea di cinema. Un cinema-falsità non contrapposto, ma di certo lontano dal cinema-verità che pure agli inizi della carriera lo aveva coinvolto” (si pensi alla collaborazione con Rossellini, ndr).
Giovanna Melandri ha voluto ricordare quanto il maestro abbia rappresentato per l’intera cultura del nostro paese e si è detta “felice di inaugurare la Sala Fellini proprio ora che il cinema italiano sta vivendo una nuova primavera”.

Ma l’incontro ha segnato anche la ripresa delle attività della Fondazione riminese dedicata al regista, che nell’ultimo anno ha vissuto non poche difficoltà. A rappresentare la famiglia, Francesca Fabbri, nipote di Fellini, ora anche rappresentante del consiglio d’amministrazione della Fondazione (mentre Maddalena, sorella del regista e madre di Francesca, ha mantenuto una carica onoraria).
Francesca si è detta amareggiata per la scarsa adesione al convegno dei giovani allievi della Scuola Nazionale di Cinema, situata a pochi passi, e per il disinteresse generale che poco coivolge le nuove generazioni.