Fausto Brizzi, la Procura di Roma chiede archiviazione

Chiesta l'archiviazione per il regista indagato per violenza sessuale a seguito di denunce presentate da tre donne, per i pm "il fatto non sussiste". Era iscritto nel registro degli indagati da aprile


La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per il regista Fausto Brizzi indagato per violenza sessuale a seguito di denunce presentate da tre donne. Per i pm “il fatto non sussiste”. Brizzi era stato iscritto nel registro degli indagati nello scorso mese di aprile. Le denunce – scrive l’Ansa – riguardavano tre presunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge. Secondo le tre giovani, Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un provino e le avrebbe poi obbligate a subire atti sessuali. In base a quanto accertato dai magistrati nella vicenda non sono stati riscontrati profili di natura penale. Nello scorso mese di aprile lo stesso Brizzi è stato ascoltato dai pm fornendo una serie di chiarimenti.

autore
31 Luglio 2018

Molestie

Molestie

Harvey Weinstein nuovamente incriminato per molestie sessuali

La prossima udienza del caso Weinstein a New York è in programma il 18 settembre 2024. L'ex produttore è da qualche giorno ricoverato in ospedale a Manhattan, dove è stato sotto posto a un intervento al cuore

Molestie

Harvey Weinstein, in autunno il nuovo processo

Il giudice Curtis Farber ha indicato che la selezione della giuria potrebbe cominciare il 12 ottobre. La condanna del 2020 per aggressioni sessuali e stupro di terzo grado era stata annullata lo scorso aprile

Molestie

#MeToo, la lettera aperta di 100 uomini del cinema francese

Tra i firmatari Jacques Audiard, Mathieu Amalric e Swann Arlaud di Anatomy Of A Fall. "Chi afferma che 'non si può più dire nulla' confonde la libertà di espressione con il privilegio".

Molestie

Harvey Weinstein, revocata la prima condanna per gravi errori processuali

Il produttore, i cui reati sessuali hanno dato vita al movimento #MeToo, dovrà scontare a Los Angeles un’altra condanna in attesa di un nuovo processo


Ultimi aggiornamenti