FAPAV premia i registi Guaglione e Resinaro

La Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali premia i registi di Mine per aver sostenuto e promosso il Diritto d'Autore e il valore della creatività


In occasione di un evento pubblico sul tema “Innovazione digitale: nemica o amica dell’audiovisivo”, consegnati i Premi FAPAV 2017, il riconoscimento che la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali conferisce ogni anno alle personalità del mondo delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo, che abbiano, tramite il loro lavoro, sostenuto e promosso il Diritto d’Autore e il valore della creatività.
Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato a Rossana Rummo, Direttore Generale Biblioteche ed Istituti Culturali del MiBACT, che da anni si occupa di tutelare con impegno, passione e competenza, il Diritto d’Autore e le opere dell’ingegno e ai registi Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, i quali a pochi giorni dell’uscita nelle sale del loro film Mine, hanno lanciato un importante appello agli utenti del web: “Non scaricate illegalmente i film, è una questione di rispetto e di cultura, pensate anche a chi sta dietro la macchina da presa, nel nostro caso alle 248 persone che hanno lavorato con passione e sacrificio per realizzare il nostro film”.

Premi

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Ad Arnaud Desplechin il Premio alla Carriera Laceno d’Oro

Il regista francese è stato insignito del Premio alla Carriera Laceno d’Oro. La premiazione avverrà durante la 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival, che si terrà ad Avellino dal 1° all’8 dicembre 2024

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Premio Sentieri Selvaggi ad Alice Rohrwacher

La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro

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Festival di Salonicco 2024, premiato ‘Vittoria’ di Cassigoli e Kauffman

La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”

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MedFilm festival, a Matteo Garrone il Premio Koinè 2024

"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”


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