BARI – Fabrizio Gifuni per l’Aldo Moro di Esterno Notte viene insignito dal Bif&est 2023 del Premio Gassmann come Miglior Attore Protagonista. Per Gifuni, l’opera di Marco Bellocchio: “sicuramente è una serie perché scandita in sei parti, con una sorte analoga a quella de La meglio gioventù: quando ci sono grandi autori e poi i loro progetti diventano cinema, non ha più senso parlare di ‘serie’ perché sono oggetti che hanno dimostrato sul campo di saper attraversare tutti i territori. Dico ‘grazie’ a un gigante, patrimonio dell’umanità, che si chiama Marco Bellocchio”.
Rispetto alla figura di Moro, che ha interpretato, si dice “molto fortunato perché non capita mai nella vita di incontrare lo stesso personaggio: a me è capito prima con Marco Tullio Giordana, in Romanzo di una strage; poi casualmente ho deciso io di fare una lunga immersione sulle sue carte, che la maggior parte della comunità conosce poco, mentre il Memoriale Moro dovrebbe essere studiato nelle scuole: è durata 4 anni e non sapevo che Marco Bellocchio stesse preparando il suo lavoro e viceversa. Bellocchio è uno che da sempre frequenta i teatri, come i Taviani e Moretti, cosa che per anni i registi non hanno fatto, come se in teatro uno si aggrappasse alle tende o mettesse i coturni. Il teatro è una delle fonti di luce del genere umano e mischiare e continuare ad attingere porta soltanto salute. Sono stato fortunato perché sono arrivato all’appuntamento con Bellocchio con un percorso, quindi in uno stato di abbandono, senza pensare più a niente: non c’erano la costrizione e la costruzione”.
Per Gifuni il mestiere dell’attore “è una disciplina complessa che mette insieme tante discipline”, che al momento porta in scena nelle repliche genovesi di Con il vostro irridente silenzio, ma poi annuncia che sarà “invisibile per un po’ perché sul set, sia per l’ultima stagione de L’Amica Geniale, sia per un altro film” di cui però non può dire di più.
Tra i film italiani premiati il regista Ivan Gergolet e gli interpreti Paola Sini e Orlando Angius, per quelli internazionali la regista Enen Yo e gli interpreti Ane Dahl Torp e Thröstur Leó Gunnarson
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