Europa Cinema & Tv anno 2000: la diciassettesima edizione del Viareggio Film Festival, dal 28 novembre al 3 dicembre, si apre con l’anteprima nazionale de L’ultima lezione, l’opera di esordio di Fabio Rosi sulla scomparsa di Federico Caffè, tratta dal romanzo omonimo di Ermanno Rea e interpretata da Roberto Herlitzka, Ignazio Oliva e Chiara Conti. Un film italiano che ruota intorno a una solitudine, a un mistero, a una domanda lasciata senza risposta.
Ma ci sono altre domande a cui la manifestazione diretta da Monique Veaute cerca di rispondere. Che cosa si intende per cinema europeo, al passaggio del secolo?
Parte da qui Viareggio, per andare alla ricerca di una comune identità tra le cinematografie di un vecchio continente dai confini che si spingono sempre più lontano. Da casa nostra e dal cinema italiano, con un weekend, L’Italiagira, il 2 e 3 dicembre, che presenta film nuovi, nuovissimi, e altri visti troppo poco, da riconsiderare con maggiore attenzione: Un giudice di rispetto di Walter Toschi, che come il film di Rosi è in anteprima nazionale, Terrarossa di Giorgio Molteni, tratto da La Teda di Saverio Strati, in anteprima assoluta, e due film che hanno già fatto parlare di sé, Gostanza da Libbiano di Paolo Benvenuti, che a Locarno ha vinto il Premio speciale della Giuria, e La guerra degli Antò di Riccardo Milani, dall’opera di Silvia Ballestra. Di questi film, due (Molteni e Milani, senza contare Rosi) sono tratti da romanzi. Segno che il cinema italiano, e quello europeo, per riscoprire e approfondire la sua identità, soprattutto nel confronto costante col prodotto che viene da Hollywood, torna a scavare nella letteratura: Viareggio segue questo filo invitando Alessandro Baricco, uno scrittore che ha già prestato al cinema il suo Novecento al Pianista sull’Oceano e per il grande schermo sta adattando anche Seta, a scegliere e commentare tre film (Nel corso del tempo, Oci Ciornie e Mezzogiorno di fuoco) e insieme anche il suo rapporto con la settima arte. Una Lezione di cinema che sarà seguita dall’iniziativa I mestieri del cinema, una serie di matinée per studenti che vedranno protagonisti Gianluca Maria Tavarelli, Riccardo Milani, Gionata Zarantonello e Mimmo Calopresti.
Dai territori della letteratura a quelli della lontananza: se a percorrere tutta l’Europa c’è la rassegna 15 per 15, quindici film di grandi autori dai quindici Paesi dell’Unione, scelti da maestri come Anghelopulous e Tavernier, si spingono verso la Georgia e l’Iran le retrospettive in onore di Sergej Paradzanov e Bahram Beyzai, mentre mescola paesi e confini il concorso opere prime, a cui partecipano registi islandesi (Baltasar Kormàkur con 101 Reykjavik), iraniani (Ramin Bahran con Biganehgan, Hassan Yertapanah con Djomeh), francesi (Eliane de Latour con Bronx Barbès, Olivier Jahan con Faites comme si je n’étais pas là), jugoslavi (Ljubisa Samardzic con Nebeska Udica, una coproduzione italiana), tedeschi (Faith Akin con Im Juli) e portoghesi (l’attrice Maria de Medeiros, passata alla regia, con Capitani d’aprile, ugualmente una coproduzione italiana). Per l’Italia in senso stretto, c’è Rosi. Il suo film sarà preceduto dal documentario di Berardo Carboni, Carlo Durante e Massimo Galimberti Roma, in quel niente (la solitudine di Federico Caffè)).
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk