Ethan Hawke: “Spero di lavorare presto a Cinecittà”

“Vorrei tanto lavorare a Cinecittà, spero di farlo presto” così Ethan Hawke, ospite del Lucca Film Festival, dove ha ritirato il Golden Panther Award alla Carriera. L’occasione per lavorare negli Studi di via Tuscolana potrebbe arrivare magari con un progetto che ha nel cassetto: “Vorrei portare sullo schermo Camino real, un dramma del 1946 di Tennessee Williams che vede protagonisti un Don Chisciotte che ha perduto il suo Sancho Panza. Ma vorrei farlo in stile onirico, surrealista, alla Federico Fellini”.

Il celebre attore, recentemente ospite anche a Venezia 81, ha ricordato Marcello Mastroianni, di cui si è celebrato in questi giorni il centenario: “Ho visto Ocie Ciornie quando avevo 8 anni. – racconta – Sono andato al cinema da solo a vederlo e per me è stato il film che ha definito il concetto di energia mascolina in senso positivo. È la prima cosa che mi è venuta in mente quando sono arrivato a Lucca”.

Hawke ha presentato in anteprima nazionale a Lucca il suo nuovo film da regista Wildcat, in cui dirige sua figlia Maya, attrice celebre per il ruolo nella serie Stranger Things. “È stato incredibile lavorare con lei – dichiara – Il film si basa sulla vita di Flannery O’Connor, una scrittrice americana che combatté tutta la vita con il lupus, una malattia invalidante. Mia figlia si è appassionata a lei da quando era adolescente, poi ha realizzato un corto su di lei. E piano piano ha preso forma l’idea di questo film. È stato bellissimo vedere che Maya voleva dedicarsi, con coraggio, a portare in cinema la storia di una scrittrice che quasi non lascia, per tutta la vita, la propria stanza. Apparentemente nella vita di Flannery O’Connor non c’era storia, non c’era azione: ma Maya mi ha fatto capire che una storia c’era. La storia di tutto quello che accade nella sua testa”.

(C.DA)