Lancia un appello per la sopravvivenza della sala Domenico Dinoia, presidente Fice, alla presentazione di Estate d’autore. Prime visioni al cinema che promuove il cinema di qualità italiano ed europeo nel periodo estivo, dal 2 giugno al 25 agosto, per poi passare il testimone alla Mostra di Venezia. “Siamo in un periodo difficile – afferma il presidente degli esercenti d’essai – le sale non si sono ancora riprese e alcune rischiano di chiudere. Basti pensare che nel 2019 Il traditore, uscito subito dopo il Festival di Cannes, incassò 5 milioni di euro, mentre quest’anno Nostalgia, sempre sostenuto dal passaggio in concorso a Cannes e con lo stesso attore protagonista Pierfrancesco Favino, è fermo a 1 milione. Chiediamo al governo provvedimenti straordinari, tra questi soprattutto una regolamentazione rigorosa delle finestre tra la sala e la piattaforma. La window a 90 giorni non basta, anche perché è circoscritta ai soli film italiani finanziati dal Ministero. E’ vero che ci sono cifre importanti destinate al cinema, ma sono soprattutto rivolte alla produzione. Ebbene, si produce tanto, gli attori e i registi sono tutti al lavoro, ma poi i film non arrivano al pubblico, noi vogliamo ribadire la centralità della sala”. Anche la vicepresidente Fice Giuliana Fantoni, esercente di Treviso, chiede l’impegno del ministro, in particolare sul tema dell’obbligo di mascherina: “Siamo stati trattati in maniera discriminatoria rispetto ad altre categorie e settori. Abbiamo bisogno di garanzie su questo perché se è vero che dal 15 giugno la mascherina diventa discrezionale, non sappiamo cosa ci porterà l’autunno”.
Intanto si punta a dare spazio al cinema indipendente con un’offerta variegata, tra fiction e documentari. Luce Cinecittà è presente con film da non perdere come Los Zuluagas di Flavia Montini e Corpo a corpo di Maria Iovine (foto), inoltre nella rassegna “Racconti italiani” troviamo altri due titoli Cinecittà: Lucus a lucendo di Enrico Masi e Alessandra Lancellotti e Il mondo a scatti di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli.
Sono 12 in totale i lungometraggi in uscita nei mesi estivi nei 400 schermi associati Fice. “C’è stata una selezione naturale del pubblico – chiarisce Fantoni – oggi il pubblico d’essai è attento e selettivo, non si fa influenzare dal meteo o dall’umore e non rinuncia al cinema di qualità neanche d’estate, ma va stimolato e incoraggiato a tornare in sala anche con l’offerta giusta”.
Troverà questi titoli: La doppia vita di Madeleine Collins di Antoine Barraud con Virginie Efira e Bruno Salomone; il cult d’annata Lo chiamavano Trinità (nell’edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna) con Bud Spencer e Terence Hill; I tuttofare di Neus Ballus; Alla vita di Stephen Freiss con Riccardo Scamarcio; Amanti di Nicole Garcia con Stacy Martin; Il paradiso del pavone di Laura Bispuri con Dominique Sanda e Alba Rohrwacher; l’atteso Elvis di Baz Luhrmann con Austin Butler e Tom Hanks, applaudito a Cannes; Casablanca beats di Nabil Ayouch; I giovani amanti di Carine Tardieu con Fanny Ardant e Melvil Poupaud; Secret Love di Eva Husson con Odessa Young e Colin Firth; Rimini di Ulrich Seidl e 200 metri di Ameen Nayfeh con Ali Suleiman e Anna Unterberger.
La Fice segnala poi alcuni documentari tra cui Jane par Charlotte di Charlotte Gainsbourg, The Princess di Ed Perkins su Lady Diana, Revolution of our time di Kiwi Chow e All the street are silent di Jeremy Elkin.
Presenti a Lucca dal 30 settembre al 3 ottobre anche Daniele Luchetti, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
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