Era ora di Alessandro Aronadio è, secondo i dati che Netflix diffonde ogni settimana nella notte tra il martedì e il mercoledì, il film non in lingua inglese più visto al mondo sulla piattaforma streaming con 11milioni e 550mila ore di visualizzazione in 44 paesi. Il film con Edoardo Leo e Barbara Ronchi, che riprende l’idea alla base dell’australiano Come se non ci fosse un domani – Long Story Short di Josh Lawson con il protagonista che a ogni risveglio vive l’incubo che invece di un giorno è trascorso un anno, è uscito giovedì 16 marzo posizionandosi al primo posto della Top Ten italiana e da quando, più di un anno e mezzo, la piattaforma fornisce i dati con le ore di visualizzazione, è il secondo più visto con Yara di Marco Tullio Giordana, che ha avuto le stesse ore di visualizzazione, quindi ancora molto lontano dal film italiano che detiene il record d’esordio ossia Io sono vendetta di Cosimo Gomez che all’inizio di dicembre, nella prima settimana di uscita, ha ottenuto ben 32,5 milioni di ore viste. Cifre molto distanti dagli altri italiani entrati nella Top Ten globale come Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (9,1 milioni), È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (7,7 milioni) e Sul più bello di Alice Filippi (7,1 milioni).
Era ora, prodotto da BIM Produzione, Palomar e Vision Distribution, è stato presentato alla scorsa Festa del cinema di Roma e partecipa, grazie a un’uscita tecnica nelle sale, ai Premi David di Donatello le cui cinquine saranno rese note il 30 marzo.
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