Emanuele Rauco esordisce in narrativa, tra Kitano e Suleiman

Il critico e giornalista è in uscita con ben tre testi, due saggi e una raccolta di racconti


E’ un momento di grande produttività per Emanuele Rauco, collega critico, giornalista e membro della Commissione di selezione della Mostra del cinema di Venezia dal 2019.

Sono infatti tre i suoi libri in uscita in questo periodo: ‘Time is on my side – Il tempo e la follia nei film di Takeshi Kitano’, ‘Pennichelle’, entrambi editi da Bakemono Lab, e ‘L’uomo che guarda – Andate e ritorni nel cinema di Elia Suleiman’ per Bietti.

Tra i tre, ‘Pennichelle’ rappresenta l’esordio di Rauco in narrativa, trattandosi di una raccolta di racconti, che esce in edizione speciale a tiratura limitata.

Un esperimento onirico-cinematografico che ci fa (ri)scoprire i personaggi dei nostri film preferiti, quando l’oblio prende il sopravvento e le trame si dipanano oltre l’ultimo ciak, verso la battuta che non ha mai lasciato le labbra dell’attore, verso la scena solo immaginata e mai trasformata in sceneggiatura. Otto sonnellini d’autore, secondo il principio, sostenuto anche da Enrico Ghezzi, che i film su cui ci si possa addormentare siano in realtà i migliori che si possano guardare.

Gli altri due sono due saggi di impostazione classica, affrontati con lo stile rigoroso e preciso ma al contempo mai esageratamente accademico, e sempre molto appassionato, che contraddistingue da sempre il lavoro dell’autore.

Il tempo è da sempre un elemento che Kitano usa disinvoltamente. La linearità con cui siamo soliti fruirne diventa nei suoi film una figura contorta, curva, circolare, o ancor più spesso spezzata. Il testo di Rauco parte dal fondo in senso cronologico e analizza la filmografia risalendo indietro fino al debutto, alla gloria che portò Kitano a essere tra i più amati e influenti registi degli anni Novanta: è una filmografia che in pochi hanno analizzato e studiato, che si è preferito sottostimare anziché cercare di comprenderne i tratti salienti e sorprendenti, è il modo in cui andava ad ampliare un grande discorso sull’essere umano che, prima dei temi e dei motivi poetici, aveva a che fare con l’uso delle forme cinematografiche, con il loro sfruttamento, anche violento e spietato, per raccontare le persone, giungere all’umanesimo attraverso il formalismo.

La comicità è da sempre uno sguardo sul mondo, anche quando il mondo osservato con approccio comico è in guerra. Elia Suleiman – nato a Israele, da genitori palestinesi, cristiano per tradizione e apolide per scelta – lo ha mostrato meglio di tutti negli ultimi decenni, costruendo opere memori di Jacques Tati, in cui si mette in scena adottando uno sguardo che rende conto del ridicolo della storia. Diventato cineasta più per caso che per vocazione, insegnante di cinema zelante e impegnato, cittadino del mondo che si è creato un alter ego nei film e l’ha chiamato ES – come le sue iniziali, ma anche come terzo elemento della triade freudiana – negli anni Suleiman ha allargato la sua visione oltre il proprio Paese, la Palestina perennemente in fiamme, per includere l’intero pianeta. Rauco racconta i continui viaggi, le andate, i ritorni di un passivista, ovvero di un uomo che è il contrario di un attivista, che si limita a guardare e, guardando, cerca di capire il senso di ciò che accade, sempre attraverso il filtro dell’ironia. Un invito alla lettura, alla visione, alla scoperta di un regista il cui occhio sul mondo – anche grazie alla combinazione straordinaria in cui è nato e cresciuto – è più unico che raro.

Nato a Roma nel 1981, Rauco si occupa di critica cinematografica e televisiva per ‘La rivista del ‘Cinematografo’, ‘Screenworld’, ‘Cinecriticaweb’ e ‘Il sussidiario’, collabora con vari siti internet, quotidiani e riviste, cura pod- cast, rassegne e festival cinematografici. Ha pubblicato saggi su Henri-Georges Clou- zot e il cinema francese negli anni di Vichy e mo- nografie su Guillermo Del Toro, Jim Jarmusch, Steven Spielberg, Noah Baumbach, Frank Capra, Pablo Larraín. Co-direttore artistico del Catania Film Festival e direttore artistico di Castiglione del Cinema, è socio della Rete degli Spettatori per la diffusione del cinema di qualità e indipendente. Si occupa di divulgazione cinematografica tramite i suoi canali social ed eventi dal vivo.

Qui i link per l’acquisto:

https://bakemonolab.it/prodotto/time-is-on-my-side/

https://bakemonolab.it/prodotto/pennichelle/

https://www.bietti.it/negozio/luomo-che-guarda-andate-e-ritorni-nel-cinema-di-elia-suleiman/

autore
09 Aprile 2025

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Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival


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