Un episodio che potrebbe far rischiare una carriera e invece ecco il colpo di scena che riporta alla ribalta: dopo la ormai arcinota scena del gesto aggressivo contro Chris Rock, in diretta sul palco degli Oscar 2022, Will Smith sembrava aver messo a forte repentaglio la carriera, almeno nell’immediato, e invece Apple annuncia l’uscita di Emancipation, dal 2 dicembre al cinema e poi disponibile in streaming su Apple TV+, dopo una settimana.
Il posticipo della release, dopo l’episodio pubblico e la “condanna” da parte dell’Academy – il divieto di partecipare alla cerimonia degli Oscar per 10 anni – sembrava certo e invece Apple ha ufficializzato la notizia, cosa che non esclude, in termini di tempo, che Emancipation – volendo – possa anche partecipare alla corsa per l’Academy Award della prossima primavera.
Il film – diretto da Antoine Fuqua – vedrà Smith nei panni di uno schiavo, nel suo straziante viaggio a Nord della Louisiana in cerca di libertà. Il suo personaggio, Peter, è ispirato alla terribile fotografia di uno schiavo che ha la schiena deturpata dalle frustate ricevute in una piantagione e che fu per questo ribattezzato “Peter il frustato”.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025