Se ho fatto beni i conti, la prima volta di Moretti in concorso a Cannes fu nel 1978 con Ecce Bombo, che era anche il suo primo film professionale poi ci è ritornato spesso, sfiorando la Palma d’Oro nel 1993 con Caro Diario.
Tutto sommato, è bene che il massimo premio gli sia arrivato oggi, perché mai come oggi esso mi appare tempestivo. La “Palma” 2001 segna una data, non solo per lui, ma anche per il cinema italiano. Nel 1993 il premio avrebbe riguardato solo Moretti. Mi spiego meglio. La stanza del figlio, per giudizio comune, sancisce l’entrata di Moretti nella maturità. Qualcuno, “Liberation” per esempio, rimpiange il Moretti, per così dire, immaturo: i suoi furori, le sue battute micidiali, quel che di ispido e d’insofferente lo distingueva. Ma sbaglia: non si può rimanere “giovanili” oltre i quarant’anni e venticinque di professione; altrimenti si rischia di diventare una macchietta, come coloro che si tingono i capelli o si fanno il lifting per mascherare la propria età.
E poi divenire maturi costa fatica. È evidente che La stanza del figlio, dove ogni scena nascondeva un trabocchetto, il rischio di cadere nel patetico e nel retorico, presentava delle difficoltà ignote ai film precedenti. Che sia riuscito a evitarle, senza astuzia, ma ricorrendo solo al suo talento, rappresenta un miracolo, quanto basta per giustificare la Palma d’Oro.
Ma, come dicevo, la Palma non riguarda solo lui e la sua splendida maturazione. Anche il cinema italiano è a una svolta: si trova di fronte a inquietanti interrogativi, inutile nasconderlo. Dall’epoca del governo Ciampi – Maccanico, ha goduto di un’attenzione, di un sostegno che in precedenza erano scritti solo nei libri dei sogni.
Senza volere fare gli uccelli del malaugurio, nessuno ci garantisce che questa attenzione, questo sostegno perdureranno nella nuova situazione politica creata con le elezioni del 13 maggio. La “Palma D’Oro” è quindi un’eredità preziosa, il testimone della staffetta che una amministrazione passa all’altra, di segno politico opposto. Le converrà tenerne conto.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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