Non l’ennesima rivista di critica, non un magazine mondano infiorettato di gossip e ‘colore’ e neppure un house organ, ma uno strumento fortemente innovativo, che susciti discussioni e polemiche e dia un contributo significativo a riposizionare con forza il cinema italiano nell’agenda mediatica e nella percezione del pubblico. Questo il proposito della neonata rivista mensile 8½ diretta da Gianni Canova – critico cinematografico e preside della Facoltà di Comunicazione IULM di Milano- che ha come direttore responsabile Giancarlo Di Gregorio. “8½” è curata dalla redazione di CinecittàNews e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con ANICA e Direzione Generale Cinema-MiBAC.
Il primo numero, fresco di stampa, ha avuto la sua presentazione ufficiale a Roma nel locale Elle in via Veneto dove l’AD di Istituto Luce Cinecittà Roberto Cicutto, il DG Cinema del MiBAC Nicola Borrelli e il direttore editoriale Gianni Canova (vedi il video degli interventi) hanno spiegato le finalità della nascente iniziativa editoriale.
Una serata che oltre alla presenza del presidente di Istituto Luce Cinecittà Rodrigo Cipriani Foresio, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti: i direttori di Festival Marco Muller (Roma), Giorgio Gosetti (Giornate degli Autori), Teresa Cavina (Abu Dhabi), Ginella Vocca (MedFilm), i registi Maurizio Sciarra, Roberto Faenza, Antonietta De Lillo, Enzo Monteleone, Carlo Di Carlo, la presidente Unefa Paola Corvino, i produttori Elda Ferri, Maurizio Tedesco e Giorgia Priolo, le attrici Paola Minaccioni, Cecilia Dazzi, Stefania Montorsi, il presidente dell’Anem Carlo Bernaschi, rappresentanti di Agis, Anica e Anec, i presidenti del SNCCI e SNGCI, rispettivamente Franco Montini e Laura Delli Colli e la coordinatrice nazionale Schermi di Qualità Cristina Loglio.
“Il nome 8½ – scrive Canova nel suo editoriale – evoca il titolo di un grande film. Un film sul cinema e sull’urgenza di uscire da una profonda crisi ideativa, creativa e progettuale”. Così ogni numero della rivista s’aprirà con un’ampia discussione, anche polemica, su un tema. Nel numero di dicembre si comincia da un’inchiesta – “Siamo un paese di analfabeti filmici?” – che dimostra come in Italia l’alfabetizzazione iconica sia un’emergenza assoluta.
Nelle ottanta pagine che compongono questo primo numero, verrà data visibilità – fra l’altro – alle realtà virtuose e innovative che operano sul mercato dell’audiovisivo (la new wave dell’animazione italiana) e ad un focus sulla condizione del cinema in aree geopolitiche e culturali diverse dalla nostra: prima tappa la Romania. “8½” parlerà di numeri, innanzitutto quelli del cinema italiano, con il dossier sul Tax Credit elaborato dall’Osservatorio della Direzione Generale Cinema-MiBAC e l’approfondimento sui nuovi mercati esteri per i film italiani a cura dell’Ufficio Studi di ANICA.
Da febbraio la rivista, il cui progetto grafico è a cura di 19Novanta, sarà in vendita nelle più importanti librerie delle principali città. I contenuti della testata cartacea troveranno declinazioni multimediali e approfondimenti cross-mediali destinati a implementarsi in modo significativo nei prossimi mesi sul sito www.8-mezzo.it
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