E’ morto Aleksei German padre

E’ morto il regista russo Aleksei German, 74 anni, autore in oltre 40 anni di soli cinque film che tuttavia hanno segnato la storia della cinematografia sovietica. Tra questi, Controlli stradali, girato nel 1971 ma censurato dal regime comunista e uscito solo nel 1986 con la perestroika gorbacioviana, e Il mio amico Lapshin (1984), che ricostruisce il clima staliniano degli anni ’30. La notizia della scomparsa è stata data dal figlio, anche lui regista, tramite Radio Eco di Mosca. Il breve elenco dei suoi film comprende anche Venti giorni senza guerra (1976) e Khrustalev, la mia auto! (1998).

Controlli stradali scatenò uno dei più grandi scandali della cinematografia sovietica: basato su un episodio vero che coinvolge l’Armata Rossa e una unità partigiana impegnata nella lotta contro i nazisti invasori, ritraeva come antieroi un disertore-collaborazionista, un comandante partigiano e un commissario stalinista. La pellicola suscitò il furore della commissione di Stato per la cinematografia e fu vietata per 25 anni sino alla trionfale proiezione nel 1996. Gli altri film di German riguardano sempre i tempi di guerra o quelli staliniani, fissando la cupa atmosfera dell’epoca in un bianco e nero raffinato. Negli ultimi tempi stava lavorando a Difficile essere Dio, un moderno adattamento del romanzo di fantascienza pubblicato nel 1964 dai fratelli Strugarski nel quale German voleva rievocare la dittatura staliniana. Premiato come artista del Popolo russo, German è stato anche sceneggiatore, attore e produttore.