Dvd, rapporto annuale

Una piattaforma comune a Agis, Anica, Unidim, Apt e Univideo per contrastare la crisi, spingere le istituzioni ad affrontare la pirateria con fermezza e affrontare le ulteriori sfide tecnologiche del futuro. È la proposta lanciata da Davide Rossi e ripresa dai rappresentanti delle categorie, da Massaro a Protti, alla presentazione del rapporto Univideo 2005 (dati e tendenze dell’editoria audiovisiva in Italia) che si è svolta stamani al Centro Congressi Capranica, a pochi passi dal Parlamento. All’appello si è unito anche Luca Cordero di Montezemolo per Confindustria, che non potendo essere presente ha mandato un messaggio… in video.
La discussione organizzata dalle aziende specializzate nell’home cinema ha impegnato stavolta tutti i segmenti della filiera con interventi di Giampaolo Letta, Giancarlo Leone, Gianni Massaro, Luca Barbareschi, Jacopo Capanna, Paolo Ferrari. Segno di un’accresciuta sensibilità all’integrazione dei mercati, anche con opportune strategie promozionali: il successo al box office resta il miglior indicatore di una lunga vita commerciale del film che sempre più viene fruito fuori dal grande schermo (magari sul display del telefonino o sullo schermo del pc).

Contrastanti tuttavia i segnali che arrivano dal settore: prosegue la marcia trionfale del DVD rispetto al VHS, ma rallentano i ritmi di crescita. Se il 2004 ha visto un +14% di fatturato (945,20 mln €), nel 2005 si prevede un incremento pari all’11% e i primi mesi dell’anno hanno freddato gli entusiasmi. Giocano sia la congiuntura economica del paese sia un minore appeal del prodotto riconosciuto da tutti, ma è innegabile il ruolo svolto dalla pirateria internet (un 24% degli italiani scarica illegalmente film dalla rete) e c’è chi (Luciana Migliavacca) sottolinea la concorrenza “sleale” dei dvd a 1 o 2 € sugli scaffali dei supermercati. In Francia la catena di ipermercati Carrefour ha venduto 2 milioni di pezzi a cifre stracciate nel 2004.