Downton Abbey: dal piccolo al grande schermo

Presentato in Selezione ufficiale Downton Abbey di Michael Engler ispirato all’omonima super premiata serie tv durata 6 stagioni. Il film sarà nelle sale con Universal dal 24 ottobre


“Credo che siano i valori classici rappresentati nella serie tv Downton Abbey, che sono universali, ad aver contribuito al suo successo. Penso che la gente provi un intrinseco senso di nostalgia e realizzi che storicamente eravamo tanto simili allora quanto lo siamo oggi. Credo anche che parte di questo successo sia per la stessa ragione per cui la gente va alla National Gallery o alla National Portrait Gallery”. Così il regista americano Michael Engler che firma Downton Abbey, il film presentato in Selezione ufficiale e ispirato alla super premiata serie tv durata 6 stagioni, dal 2010 al 2015, creata dall’attore e scrittore Julian Fellowes e ambientata fra il 1912 e il 1926, durante il regno di re Giorgio V, nella tenuta fittizia di Downton Abbey nello Yorkshire.

Il film, che sarà nella sale con Universal dal 24 ottobre, ci porta di nuovo nella tenuta edoardiana di campagna dell’aristocratica famiglia Crawley dove arrivano degli ospiti inattesi: Re Giorgio V e la Regina Maria e tutto il loro seguito di fedeli servitori e collaboratori. Per i proprietari di Downton si tratta di una sfida impegnativa che prevede la preparazione accurata di un pranzo e una cena e insieme l’accoglienza di una notte. La visita ufficiale annunciata provoca scompiglio nel meccanismo ben oliato della servitù tant’è che viene richiamato con urgenza il pensionato capo maggiordomo Carson (Michelle Dockery) per supervisionare un evento così importante e il funzionamento di tutto lo staff. Soprattutto i servitori dovranno ingegnarsi per non essere messi da parte dall’arroganza del seguito reale, geloso del proprio ruolo che subito impone una volta entrato nella residenza di Downton. Durante il loro breve soggiorno il re e la regina portano con loro una dama di corte, Lady Bagshaw (Imelda Staunton) con la quale Violet (Maggie Smith), la madre del padrone di casa Crawley (Hugh Bonneville) è in aperto conflitto. C’è poi chi come Tom Branson (Allen Leech), da ex irlandese repubblicano, si trova coinvolto per le sue idee politiche in una pericolosa vicenda. E ancora il giovane maggiordomo Thomas Barrow (Robert James-Collier), costretto a fare un passo indietro per il ritorno di Carson, rischia la sua reputazione in una notte trascorsa in piacevole compagnia. Insomma la visita dei reali d’Inghilterra porta con sé tutta una serie di eventi che mettono a dura prova la solidità della comunità che alla fine tutta si ricompone, torna in armonia, nonostante le evidenti differenze di classe, anche tra gli stessi servitori.

“Credo che i fan possano aspettarsi il meglio di quello che hanno sempre amato di Downton Abbey e cioè l’amore, la suspense, la comicità, il senso di essere tornati in un mondo in cui ogni persona ha l’opportunità di definire il suo proprio senso d’onore all’interno del sistema”, sottolinea il regista. Per il produttore Gareth Neame si è incominciato a parlare di un film tratto dalla serie tra la terza e quarta stagione e quando il successo nel mondo è stato enorme, si è allora ritenuto che fosse il momento giusto di passare sul grande schermo. “Nelle serie tv puoi raccontare e sviluppare le vicende di diversi personaggi, nel caso di questo film l’obiettivo dello sceneggiatore Julian Fellowes è stato quello di individuare una storia comune che offrisse opportunità spettacolari – spiega Engler – Ho cercato di realizzare un film che i fan avrebbero riconosciuto, quanto ai nuovi spettatori ho pensato che non fosse loro necessario sapere tutto dei personaggi perché nelle storie familiari ci sono sempre degli archetipi”.

Per gli interpreti ritrovarsi sul set dopo una pausa di tre anni è stata una rimpatriata, come tornare in famiglia. “Molti di noi vengono dal palcoscenico e dunque sono abituati a quella convivenza tipica di una compagnia teatrale, la stessa che si è avuta in questa occasione”, spiega l’attore Jim Carter. Come sempre la produzione si è avvalsa di esperti storici e militari, nonché di un pensionato di Buckingham Palace grande conoscitore del protocollo reale. La saga di Downton Abbey terminerà con questo film? Non lo crede l’interprete Michelle Dockery perché se il pubblico esprime il suo entusiasmo, un altro film è possibile. Non una serie tv.

Infine, perché il successo di questa operazione nostalgia? Forse perché, come sostengono entrambe le attrici Michelle Dockery, Imelda Staunton, il film offre un po’ d’evasione e di sollievo da tutti gli orrori che oggi viviamo.

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19 Ottobre 2019

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