Il Mifed non è l’unico mercato cinematografico europeo che si svolge in autunno. A fine ottobre, precisamente dal 22 al 26 ottobre, a ridosso dell’appuntamento milanese, Londra ospita gli Screenings. Un recente sondaggio promosso dall’associazione inglese di categoria Film Export UK tra le società cinematografiche mondiali ha tuttavia evidenziato che la maggioranza degli operatori, quasi il 75% degli intervistati, preferisce la piazza italiana a quella inglese. Del resto i venti di crisi economica sconsigliano di operare su due mercati diversi, a così poca distanza di tempo l’uno dall’altro.
Perciò gli operatori internazionali, nell’imbarazzo della scelta, privilegiano il capoluogo lombardo, trovando l’organizzazione del Mifed più razionale in quanto l’intera manifestazione si svolge sotto un unico tetto e l’ospitalità (alberghi e ristoranti) offre prezzi più ragionevoli e una qualità superiore rispetto a Londra.
Sempre secondo le società cinematografiche, oltre ai costosissimi alberghi e mezzi di trasporto, giocano a sfavore della capitale britannica soprattutto la mancanza di un’unica sede provvista degli schermi necessari per gli Screenings e dunque la dispersione del mercato in diversi luoghi della città distanti l’uno dall’altro.
Ma ciò non significa che Milano debba cantare vittoria, perché le compagnie hanno chiesto ai responsabili del Mifed ulteriori miglioramenti nei servizi nonché l’assicurazione che i prezzi rimarranno bassi.
Tuttavia, come tutte le più importanti manifestazioni internazionali, anche il Mifed ha risentito del clima di sgomento e d’incertezza dopo le stragi di New York e Washington. In segno di lutto e solidarietà con le vittime del WTC e del Pentagono, la portavoce del Mifed, Elena Lloyd, ha infatti annullato la serata di gala in programma per celebrare il cinema italiano. Il denaro stanziato per questo evento sarà devoluto a favore delle famiglie delle vittime dell’attacco terroristico.
I responsabili del Mifed si sono prodigati a rafforzare le già consistenti misure di sicurezza, ma alcune case cinematografiche, come Universal, Miramax International e Good Machine International hanno preferito non mandare i loro rappresentanti a Milano, dove comunque le proiezioni e le anteprime già previste dal programma si svolgeranno regolarmente. E’ quindi comprensibile il desiderio delle case americane di ridurre al minimo gli spostamenti in aereo dei loro dirigenti e, per quest’anno, limitare la loro presenza agli Screenings di Londra. Del resto, oltre a Hollywood e a New York, tutte le major, e la stragrande maggioranza delle altre società cinematografiche, proprio nella capitale britannica hanno il loro riferimento europeo. Inoltre recentemente si sono già svolti tre importantissimi festival – Venezia, Deauville e Toronto – dove gli operatori hanno avuto modo di incontrarsi e parlar d’affari.
Nel frattempo David Linde, presidente della Good Machine International (GMI), ha assicurato la presenza sua e quella dei suoi dirigenti alla prossima edizione del Mifed.
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