Dogman, Gip dice no al sequestro. Chiesto 1 mln € dalla madre della vittima

Accogliendo la richiesta della Procura, il gip di Roma Roberto Saulino ha detto "no" alla richiesta di sequestro preventivo delle copie del film. La madre di Giancarlo Ricci chiede un mln di euro


CANNES – Accogliendo la richiesta della Procura, il gip di Roma Roberto Saulino ha detto “no” alla richiesta di sequestro preventivo delle copie del film di Matteo Garrone Dogman, in concorso al Festival di Cannes. La richiesta era stata avanzata alcuni giorni fa da Vincenza Carnicella, madre di Giancarlo Ricci, il pugile seviziato e ucciso nel 1988 da Pietro De Negri, noto come il Canaro. A dire della donna il film diffama la memoria del figlio, al centro di una delle vicende di cronaca nera più note del recente passato. Per il pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo, non ci sono gli estremi per procedere al sequestro preventivo della pellicola che, a detta del regista, è solo vagamente ispirata alla vicenda della Magliana.

La donna (77 anni) aveva già presentato alla Procura di Roma una denuncia-querela con la quale si chiedeva il sequestro del film, richiesta poi rigettata. Ora l’avvocato, Maurizio Riccardi, chiede un risarcimento danni al regista. La madre della vittima vorrebbe che dopo trent’anni suo figlio fosse visto “come una vittima, solo come una vittima finita in un brutto giro. Non come un violento criminale che se l’è cercata”. E così ha fatto scrivere dal suo avvocato al quotidiano La Repubblica dopo aver visto il film. Il legale, riferisce il quotidiano, ha inviato una posta certificata a Matteo Garrone con un’immediata richiesta di danni per un milione di euro. “Anche Giancarlo aveva una dignità – sottolinea la madre secondo quanto riferisce il quotidiano – e i fratelli e i nipoti vogliono riabilitarla. Un film non è un’opera d’arte se massacra anche quello che è rimasto di lui, il ricordo di chi gli voleva bene“.

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18 Maggio 2018

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