Diamanti al cinema

Verranno consegnati alla Mostra di Venezia i premi della terza edizione di “Diamanti al cinema”, iniziativa dedicata al cinema italiano diretta da Rosetta Sannelli. Per tutto il mese di maggio il pubblico dei circuiti Cinecittà Cinema, Medusa, Centocittà e Gargiulo di Roma avrà la possibilità di votare, in circa 200 sale, i film italiani usciti tra l’aprile 2004 e il marzo 2005 e i loro protagonisti. Il voto espresso dal pubblico tramite sms riguarderà le categorie di miglior film, miglior regia e migliori attori e attrici protagonisti e non, tutti esclusivamente italiani, mentre una giuria composta dai direttori dei più diffusi periodici italiani e presieduta da Laura Delli Colli voterà le categorie tecniche.
“Ho messo in questo premio le mie scelte in quanto spettatrice, perché penso che sia molto importante riportare una forte attenzione sul cinema italiano” dice l’organizzatrice, che ha invitato a discutere di cinema italiano i membri del Comitato d’Onore del Premio: Carlo Fuscagni, Gaetano Blandini, Alberto Francesconi, Carlo Bernaschi, Dario Piazzi, Roberto Di Russo e Michele Lo Foco, nonché alcuni degli attori e dei registi candidati al premio, come Christian De Sica, Neri Parenti, Ricky Tognazzi, Paolo Briguglia, Sabrina Impacciatore e Corrado Fortuna.
Tra i temi più caldi la necessità di una lotta sempre più decisa alla pirateria, l’importanza di promuovere il cinema italiano con maggiore spazio nei palinsesti televisivi e la riflessione sulle cifre, non esaltanti, del nostro cinema nazionale. “Questo premio, che viene attribuito dalle persone che vanno al cinema pagando il biglietto, quindi da un pubblico vero”, dice Gaetano Blandini, DG Cinema, “è un modo intelligente per promuovere il nostro cinema, che va accompagnato da una forte lotta alla pirateria e dall’investimento di maggiori risorse per il settore, come gli 800.000 euro da noi destinati per prolungare la stagione all’estate”. Anche il presidente di Cinecittà Holding, Carlo Fuscagni, si dice convinto dell’importanza di portare la gente al cinema durante la stagione calda e aggiunge che “per anni è stato sottovalutato, nel cinema italiano, il ruolo della promozione. La tv deve dare di più al cinema, offrendo degli spazi migliori in palinsesto rispetto a quello, notturno, di Marzullo. Credo anche che si debbano iniziare a considerare gli spot cinematografici al di fuori dei tetti di affollamento pubblicitario, visto che il cinema è un prodotto culturale nazionale da promuovere”. Prontissimo a raccogliere la sfida Christian De Sica: “Sono d’accordo con l’idea che sia necessario promuovere meglio il nostro cinema in tv. Esco in questi giorni frastornato dai differenti esiti dei due film che mi hanno visto protagonista quest’anno: Christmas in love, che ha fatto 18 milioni di euro, e The Clan, che ha fatto solo 350.000 euro. Credo che il secondo, di cui sono anche regista, fosse un buon prodotto, ma evidentemente è stato sbagliato qualcosa, magari a livello di promozione. Certo le cose sarebbero più semplici se esistesse un buon programma televisivo sul cinema, come era ad esempio ‘Cinema d’oggi’ condotto da Lello Bersani. Anzi, mi propongo per presentare una trasmissione del genere!”.
“È importante anche chiedersi perché il pubblico del cinema italiano, che ha una penetrazione nel mercato che oscilla tra il 17 e il 22%, non cresce”, dice Alberto Francesconi, presidente dell’Agis, “Sono d’accordo con quello che ho sentito dire al regista Vicari recentemente, cioè che in Italia manca la coscienza civile del cinema, e siamo noi a doverla ricreare”. Da parte sua, il presidente dell’Anem, Carlo Bernaschi, incoraggia le iniziative come la Festa del Cinema: “Ha funzionato bene. E poi è importante far lavorare le sale 12 mesi l’anno, perché le strutture ormai ci sono. Sono contento di constatare che tra maggio e giugno usciranno alcune pellicole importanti come Le crociate di Scott, La guerra dei mondi di Spielberg e i nuovi film di Giordana e Salvatores”. Il presidente di Cinecittà Diritti, Michele Lo Foco, sostiene comunque che “spesso sottovalutiamo le capacità di scelta del pubblico; il fatto che il film con Costantino abbia avuto un cattivo risultato lo dimostra. Ed è per questo che dobbiamo credere di più nel cinema industriale regolato dal mercato e non nelle sovvenzioni pubbliche, che non funzionano”. Infine Dario Piazzi, AD di Cinecittà Cinema, ha sottolineato come la sua struttura sostenga il cinema nazionale con almeno il 30% della programmazione ad esso dedicata, e il presidente di Rai Trade, Roberto Di Russo, ha ribadito l’importanza della promozione e l’esigenza di affinarne le tecniche in base ai segnali che vengono dal mercato: “il cinema italiano ha un appeal nel mercato internazionale molto più forte di quanto immaginiamo. Dobbiamo sfruttare questo vantaggio, magari creando delle alleanze nell’offerta dei nostri prodotti all’estero; un pacchetto di buoni film italiani sarà più vendibile di un’opera singola, anche perché incontra gusti e pubblici diversi”.
Tra gli sponsor della manifestazione Leo Cut Diamond, Diamond Trading Company e San Pellegrino; quest’ultima offrirà un premio speciale al giovane regista che meglio abbia rappresentato lo “stile italiano” con il suo film.