Derek Jarman@10

Derek Jarman, artista totale che ha lasciato come testamento uno schermo monocromo (Blue, l’ultima sua opera), merita di essere ricordato attraverso tutte le arti. Così a dieci anni dalla morte, il British Council ha organizzato a Roma e in altre città italiane una rassegna multimediale che si propone di recuperare l’eredità artistica del cineasta inglese nato nel 1942 e morto, prematuramente, nel 1994. Il progetto a cura di Brendan Griggs e Cristiana Perrella, propone le varie tappe di una creatività transgender in tutti i sensi con letture teatrali, installazioni, eventi musicali e, ovviamente, proiezioni di film che, in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale, oltre che con Cineteche di Milano e Bologna, Mikado e Museo del cinema di Torino, saranno in cartellone alla Sala Trevi Alberto Sordi di Roma (23 giugno-2 luglio), quindi a Torino, Milano e Bologna. In particolare la visione di The Garden (1990) sarà introdotta da un incontro con James MacKay, mentre la conversazione con Jarman a cura di Roberto Nanni (L’amore vincitore, 1993) sarà riproposta dall’autore stesso. Ospiti della rassegna saranno alcuni dei più stretti collaboratori di Jarman: oltre al produttore James MacKay, Peter Christopherson, autore delle musiche che vedremo impegnato in due performance, e Simon Fisher Turner, tecnico del suono. Tilda Swinton, amica e musa di Derek, non potrà venire a Roma perché impegnata sul set in Nuova Zelanda, ma ha promesso di recuperare in autunno con una performance dal vivo.